Il caso

Cori razzisti contro i napoletani, Gianni Morandi la presidenza del Bologna

Ignazio Stagno

Gianni Morandi lascia la presidenza onoraria del Bologna. Le dimissioni del cantante arrivano dopo uno striscione apparso sugli spalti durante l'ultima partita casalinga dei felsinei: "Vesuvio lavali col fuoco...". La gara del Dall'Ara tra Bologna e Napoli oltre che per il risultato (2-2) sarà ricordata perché rovinata dall'atteggiamento della curva di casa: mezz'ora prima dell'inizio ha deciso di 'accogliere' i tanti tifosi napoletani con cori, come 'Vesuvio, lavali col fuoco'. Proseguiti anche quando sono risuonate le note di 'Caruso' di Lucio Dalla, un'idea della società rossoblù per stemperare gli animi. E' stato porpio Gianni Morandi a proporre di diffondere la celebre canzone dell'amico cantautore scomparso, per stemperare gli animi, ma le parole sono state quasi coperte da dischi e cori. Prima della canzone dai tantissimi tifosi del Napoli presenti era partito un applauso e l'invocazione 'Lucio Lucio'. E proprio il presidente onorario della società oggi si schiera contro la sua tifoseria: "Ieri allo Stadio di Bologna è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato". I cori contro Napoli dalla Curva del Bologna, sulle note di 'Caruso' di Dalla, fanno indignare Gianni Morandi. "Fare il presidente onorario non mi piace più - ha aggiunto - Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto".