Il commento
L'Inter salvi Icardi dall'ormone impazzito
Ai maschietti piace la Wanda. Quasi a tutti. A Icardi anche di più. La Wanda ha un potere impressionante, da illo tempore tra l’altro. È capace di trasformare potenziali campioni in mammolette «sole-cuore-amore». Solo che una volta ti rimbambivi per i fatti tuoi e scrivevi le letterine con la penna rossa, oggi invece ti auto-sputtani su Twitter. Mauro Icardi è in totale overdose da Wanda. Wanda Nara. Che poi è l’ex moglie di Maxi Lopez. Hanno messo al mondo tre figli: Valentino Gaston, Costantino e Benedicto. E a guardar bene non si direbbe, ché la Nara ha fisico da pin-up del genere che fa sballare l’ormone mascolino. Maurito in particolare è completamente strafatto di endorfine: prima annuncia cinguettando che la ama da sbroccare, quindi mostra un obbrobrio di tatuaggio stampato a vita sull’avambraccio. Trattasi di una scritta. Sobrissima. Recita: «Wanda». Per ricordare a tutti che a lui, la Wanda, piace assai. E anche a noi. Un po’ meno all’Inter. In fondo per Maurito - 20 anni e la testa fra le nuvole - il buon Moratti ha speso fior fior di quattrini. Sei milioni e mezzo subito, altri sei l’anno prossimo, per l’esattezza. Il ragazzo pur giocando poco quest’anno è partito bene: gol alla Juve, bis con il Cagliari. Addirittura la convocazione con l’Argentina orfana di Messi. Sul più bello il giovanotto sì è però infortunato. All’inguine, guarda un po’. E vien facile fare ironia, meglio evitare e lasciar parlare il club nerazzurro. Pare che a Mazzarri tutto ’sto cinguettare non piaccia molto, pare che il tecnico abbia consigliato «mister ormone» di frequentare gli integerrimi Zanetti, Milito, Cambiasso, di imparare da loro come si diventa campioni e soprattutto come si resta campioni. C’è addirittura chi avrebbe fatto notare all’argentino che Thohir nel suo tour italiano ha voluto sapere tutto ma proprio tutto sulle vite private dei suoi giocatori. A Mauro la cosa frega fino a un certo punto. Perché ha 20 anni, le farfalle nello stomaco e una passione per la Wanda che metà basta. Maledetto Cupido. di Fabrizio Biasin