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Max Allegri fa discutere: "I calciatori sono come i cavalli e la tattica è una cavolata"

Gabriele Galluccio

Quando Massimiliano Allegri era ragazzino, suo padre era solito portarlo a guardare le cose dei cavalli. Proprio quest'ultimi vengono usati dal tecnico toscano come spunto per parlare di calcio in un'intervista rilasciata a Espn. "Federico Tesio, uno dei più grandi allenatori di cavalli, diceva sempre che bisogna vedere i cavalli la mattina e guardare come muovono le gambe. Lo stesso vale per i giocatori, così capisci se sono in forma o no. Insisto sempre con i miei assistenti, devono guardare come i nostri ragazzi muovono le gambe, non i computer. Non ce l'ho nemmeno un pc, uso giusto un tablet che mi ha dato la Juventus". Per approfondire leggi anche: La frecciatina di Materazzi a Ronaldo Il discorso si è poi spostato sugli aspetti tattici. Allegri ha continuato l'ormai ben nota battaglia contro i sostenitori della tecnologia applicata al calcio: "Se si meccanizza tutto non si hanno più giocatori pensanti. Se questi invece sono abituati a pensare, troveranno altre strade se le porte solite sono chiuse. I migliori giocatori decidono cosa fare con la palla tra i piedi e come trovare la scelta più giusta. La tattica e gli schemi sono putt****e, il calcio è arte e i fuoriclasse sono artisti. A loro non devi insegnare nulla, devi solo ammirarli. Tutto ciò di cui hai bisogno è metterli nelle migliori condizioni possibili".