Sotto accusa

Ferrari, la lezione messicana: tutti i guai del muretto

Stefano Boffa

La Ferrari non riesce più a vincere. Sono ormai tre le gare consecutive in cui la Rossa si è fatta beffare dalla Mercedes, la quale è riuscita a strappare il titolo Costruttori a Suzuka e ora, nel GP degli Stati Uniti ad Austin, potrebbe già far incoronare Lewis Hamilton campione del mondo per la sesta volta. È evidente che qualcosa nella Ferrari non va, soprattutto a livello strategico: nell'ultimo Gran Premio di Città del Messico, Vettel è crollato dopo aver forzato la resistenza delle gomme e dopo essere stato rallentato da due macchine doppiate; mentre Leclerc, partito in pole position, è stato beffato dalle soste, tra cui una in cui c'è stato un problema di fissaggio delle gomme posteriori che gli ha fatto perdere tempo prezioso ai box, oltre al noto problema di prestazione delle gomme medie. Leggi anche: Giorgio Terruzzi dopo il Gp in Messico: "Cosa manca alla Ferrari. Bene Vettel, ma..." Secondo il Corriere della Sera, il muretto Ferrari ha commesso troppi errori in queste ultime tre gare, attraverso valutazioni errate ed eccessi di prudenza. Il team principal del Cavallino Mattia Binotto ha ammesso tutto il suo stupore per i problemi con i pneumatici e anche il pilota tedesco Sebastian Vettel non se ne capacita: "I problemi di graining che si erano manifestati nelle prove, in gara erano spariti. Forse avremmo potuto rischiare di più, ma sarebbe stato un viaggio verso l'ignoto". È paradossale avere problemi di strategia, di mentalità e di gomme, quando la macchina ha registrato talmente tanti progressi da aver colmato il gap strutturale con le Frecce d'Argento. Per questo motivo, Vettel resta fiducioso in vista delle ultime gare e per il prossimo Mondiale: "Andiamo forte sui rettilinei perché abbiamo una vettura efficiente e un motore fantastico. Ma ancora ci manca carico aerodinamico, per questo in gara abbiamo un ritmo peggiore che al sabato e fatichiamo nel gestire le gomme. Dobbiamo solo aggiustare un po' di cose, abbiamo persone e competenze giuste per farlo. La lampadina si accenderà".