Punture

Juventus, Andrea Agnelli punge Antonio Conte: "Calcioscommesse? "Nel 2012 non è stato facile"

Stefano Boffa

Il rapporto tra Andrea Agnelli e Antonio Conte si è ridotto ad un odi et amo. Durante l'assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio 2018/19 della Juventus, il presidente bianconero, nel suo lungo intervento, ha avuto modo di tornare a quella turbolenta estate del 2012, quando la squadra era ancora allenata dal tecnico salentino, ora all'Inter: "In questi anni ci siamo trovati di fronte a tante difficoltà. Sono stati periodi molto intensi e pesanti per chi lavora nella società: penso alla vicenda del Calcioscommesse, che ha coinvolto i tesserati Juventus nel 2012, fatti avvenuti comunque in altre società. Quale altro club avrebbe gestito sei mesi senza il capo allenatore in panchina?". Leggi anche: Inter, Antonio Conte non dà tregua a i suoi: la "punizione" dopo il black-out col Sassuolo Ebbene sì, Andrea Agnelli ha rivangato la storia della squalifica di Antonio Conte per un'omessa denuncia risalente ai tempi in cui allenava il Bari nell'ambito del Calcioscommesse (la famosa inchiesta Last Bet), la quale lo tenne lontano dalla panchina bianconera per 4 mesi su decisione del Tribunale nazionale arbitrato dello sport (inizialmente, la Commissione Disciplinare della Figc lo aveva condannato a 10 mesi di squalifica) e che portò all'avvicendamento in panchina dei suoi vice Angelo Alessio e Massimo Carrera nella prima parte della stagione 2012/13. Come se non fosse bastata la frecciatina al tecnico della rinascita juventina, Agnelli ha chiuso il suo discorso con i ringraziamenti al tecnico della crescita e successore di Conte sulla panchina bianconera, Massimiliano Allegri: "Un pensiero va anche ad Allegri, determinante per la crescita della Juve. La costante partecipazione alle fasi finali della Champions dimostra che siamo ormai fra i grandi club d'Europa".