Posticipo
Brescia-Fiorentina, zero reti e ancor meno emozioni: sfuma la quarta vittoria della Viola
Niente poker. E la caccia ai piani superiori che valgono l'Europa è rimandata. La Fiorentina non riesca a firmare la quarta vittoria consecutiva in campionato bloccata sullo 0-0 da un Brescia attento e ordinato capace di arginare una Viola non troppo brillante e poco incisiva in fase offensiva, tutto palleggio (soprattutto nel primo tempo) ma poca sostanza. Balotelli nel secondo tempo ha cercato in un paio di occasioni di graffiare ma la serata dei bomber è risultata sterile per entrambe le squadre. Gli unici brividi al secondo minuto per un gol negato al Brescia ad Aye e un colpo di Castrovilli murato ad un metro dalla porta al 97'. La sfida è stata segnata dal serio infortunio a Dessena, uscito in barella piangendo. Per la Fiorentina, che reduce da un filotto vincente sembra aver ha pagato la sosta del campionato per le nazionali, il Rigamonti si sta rivelando un campo ostico non riuscendo a spuntarla dal 2011. Per il Brescia ora lo attende sabato il Genoa e martedì seguente l'Inter. Per la Fiorentina una piccola battuta d'arresto prima della sfida contro la Lazio. Nel Brescia in attacco Corini sceglie Aye, in tandem con Donnarumma. Alle loro spalle Romulo nel ruolo di trequartista. Montella invece conferma lo stesso undici viola per la sesta volta consecutiva, con Chiesa-Ribery in attacco. Il match, slittato alle 21 per un problema di traffico che ha impedito al pullman dei viola di arrivare puntuale, ha subito un avvio aggressivo con il Brescia che dopo neanche tre minuti va in rete con Aye (facile piatto a centro area su servizio di Donnarumma). Ma l'arbitro Calvarese, richiamato dal Var, annulla per un tocco involontario con il braccio di Tonali artefice di una splendida azione. La Fiorentina si sveglia subito al 10' con Castrovilli ma è ancora il Brescia a farsi pericoloso due minuti dopo ancora con Aye con un colpo di testa alto su corner. Dopo un quarto d'ora ad alto ritmo la partita si abbassa leggermente di tono ma resta vivace con rapidi cambiamenti di fronte. La Fiorentina, che ha tanta qualità in campo, ha fretta di chiudere l'ultimo passaggio e non riesce a pungere. A disinnescare le azioni viola è soprattutto la buona organizzazione a centrocampo del Brescia che sopperisce con la corsa ai tentativi degli ospiti. La partita si fa sempre più tattica, la Fiorentina inizia a palleggiare troppo (Ribery imposta dietro la linea dei centrocampisti) e la Brescia arretra e si fa più accorto capendo di non dare troppo campo ai viola cercando di impostare la partita rubando palla ma senza troppo costrutto. Nella ripresa Corini fa entrare Balotelli, seppure non al meglio della condizione, al posto di Donnarumma per aumentare l'efficacia offensiva. Montella invece, pur avendo diverse opzioni in panchina, non fa cambi affidandosi ad una squadra comunque equilibrata nonostante le opacità offensive. Il Brescia è costretto a sostituire Dessena per una torsione della caviglia destra (la stessa che si era fratturato) che lo obbliga ad uscire in barella in lacrime dal campo, al suo posto Spalek ad occupare la trequarti. La partita scorre vai senza squilli, poi Balotelli prova ad infiammarla con un colpo di testa. Chiesa, apparso sottotono e particolarmente nervoso (causa una ammonizione per simulazione), viene sostituito da Vlahovic chiamato da Montella a dare una accelerazione alla manovra lenta e compassata dei Viola che si fa pericolosa con il suo capitano Pezzella che spizza la palla su corner. Gli ospiti iniziano a prendere più campo mentre il Brescia poco per volta perde lucidità e gli spazi mostrano affanni in fase di impostazione. Evidente il calo fisico che il Brescia prova a compensare con la concentrazione per cercare di evitare errori pesanti. La Fiorentina non riesce a capitalizzare la superiorità territoriale e al 97' ha una occasione enorme con Castrovilli con Vlahovic che respinge quasi sulla linea. Un brivido finale dopo un secondo tempo senza fiammate.