L'incontro

Inter,Thohir-Moratti: faccia a faccia a Milano e duello sulla presidenza

Roberto Procaccini

Un vertice ad Appiano Gentile (o forse presso gli uffici della Saras, la finanziaria di casa Moratti) per mettere a punto il definitivo passaggio delle consegne tra assett proprietari e, soprattutto, decidere chi e con quali funzioni sarà il nuovo presidente dell'Inter. Seduti uno di fronte all'altro ci saranno Massimo Moratti, patron della Beneamata dal 1995, ed Erick Thohir, il magnate indonesiano che dopo una trattativa lunga sei mesi ha rilevato il 70 per cento delle azioni del club nerazzurro. Thohir è sbarcato stamani a Milano, dove rimarrà fino al 21 novembre. In programma un'assemblea straordinaria degli azionisti con conseguente consiglio di amministazione, poi l'incontro con il sindaco Giuliano Pisapia e la prima partita dell'Inter da spettatore (un amichevole col Chiasso alla Pinetina). Presidenza - Appenna atterrato a Malpensa, il magnate indonesiano ha speso le sue prime dichiarazioni ufficiali per  Moratti: "Lo vedrò oggi, non è detto che non lo incontri ancora nei prossimi giorni". Con Massimo, che conserverà il 28,3 per cento delle azioni del club, si dovrà discutere di incarichi direttivi, e in particolar modo dell'ufficio di presidenza. Thohir avrebbe più volte proposto al patron uscente di mantenere lui (o il figlio Angelomario) la poltrona numero uno dell'Inter. Ma i Moratti padre e figlio non hanno fretta di chiudere l'intesa: la presidenza sarà accettata solo a condizione che non diventi un titolo onorifico, ma che sia dotata di chiare funzioni operative (specie in sede di mercato). Altrimenti, è il succo del discorso, la famiglia Moratti troverà altri modi per dimostrare la propria vicinanza al club. Se si tratta di accollarsi la bega della rappresentanza, è il succo del ragionamento, ma senza la possibilità di mettere becco nelle decisioni importanti, il presidente lo può fare Thohir, o uno dei suoi uomini di fiducia.