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Marasco (Assologico): "Chiediamo apertura di un tavolo di confronto"

AdnKronos

Roma, 16 set. (AdnKronos) - "Divieto totale di pubblicità e di sponsorizzazione ha messo in crisi in particolare il comparto on line, con un provvedimento preso in assenza di conoscenza specifica della materia, che richiede senz'altro una riflessione più ampia e la lettera, altro non è, che l'invito all'apertura di un dialogo, di un tavolo con competenza e responsabilità, vista anche la maturità che il Premier ha dimostrato nel risolvere la crisi di governo". Lo ha detto il presidente di Assologico, Moreno Marasco, all'Adnkronos, parlando della lettera aperta al Premier Giuseppe Conte. "E' un appello al presidente Conte". "Per quanto riguarda il settore del gioco online vi è una profonda ignoranza su quelle che sono le tutele già presenti nella regolamentazione del gioco online e che spesso vengono richiamate come iniziative ancora da intraprendere, in relazione ad altri comparti del Gioco, ma sono tutte già previste. La famosa tessera del giocatore di cui tanto si parla, per il gioco a distanza già esiste dal 2011 e consente ai Monopoli una identificazione capillare non solo dei giocatori ma anche dei comportamenti di gioco e acquisto e, la cosa più importante, consente auto-limitazioni da parte degli interessati, sia in termini di limitazione della propria capacità di impegnare del denaro nelle attività di gioco, ma anche escludendosi automaticamente, con l'iscrizione al registro unico delle auto-esclusioni, che di fatto impedisce, non solo di operare con conti gioco ma anche di aprire di nuovi, parlando del gioco online legale", ha aggiunto Marasco. "Il tema principale è che la regolamentazione del gioco in Italia ha l'obbiettivo di canalizzare la domanda di gioco che esiste, a prescindere dalla pubblicita, verso un ambiente sicuro e protetto dei concessionari, e questo percorso virtuoso intrapreso tenderà ad avere una battuta d'arresto molto forte per effetto del divieto di pubblicità in vigore", ha sottolineato il presidente di Assologico. "La soluzione dell'apertura di un tavolo sarebbe un buonissimo passo, poiché il provvedimento è stato preso senza alcuna concertazione con le parti, senza ascoltare le nostre considerazioni. Non abbiamo mai avuto la possibilità di avere incontri, avendo anche depositato diverse documentazioni. Ci aspettiamo di parlare e discutere, abbiamo delle proposte concrete che non fanno altro che richiamare le raccomandazioni europee in fatto di pubblicità, abbiamo degli studi comparativi tra i diversi Stati, e vorremmo discuterne affinché si possa mitigare, emendare il decreto, affinché sia ricondotto ad un divieto di pubblicità ingannevole, induttiva, preservando la visibilità dei marchi dei concessionari che sembra essere essenziale per canalizzare la domanda di gioco, a maggior ragione per i marchi online", ha concluso Marasco.