Così non va
Gp Canada, i big della Formula 1 in difesa di Sebastian Vettel: "Una penalità scandalosa"
La penalità di cinque secondi inflitta a Sebastian Vettel durante il Gran Premio del Canada rimane il principale argomento di discussione anche il day after la decisione della Fia e la conseguente vittoria di Lewis Hamilton. La Ferrari ha già presentato ricorso, anche se le speranze di ribaltare la decisione delle Federazione sono pochissime. Intanto, sui social, la vicenda ha lasciato spazio a una serie di commenti di ex piloti e addetti ai lavori. "Davvero, davvero imbarazzante. Due grandi campioni che stavano lottando, un risultato fasullo. Vettel in quel momento era passeggero della sua macchina, cosa poteva fare di diverso?", ha twittato il campione del mondo del 1992 Nigel Mansell. "Io penso che il compito dei commissari sia quello di tutelare la sicurezza dei piloti, quando si fanno manovre pericolose, non quando si commettono errori dettati da una dura lotta. Quello che è successo non è accettabile, nel nostro amato e grande sport", ha invece commentato l’ex ferrarista Mario Andretti, vincitore del titolo iridato del 1978. Il mondo della Formula condanna quasi all’unanimità la sanzione comminata a Seb: "Nessuno dei commissari ha mai gareggiato in F1? Penalità folle", scrive l’ex pilota Mark Webber. Ci va giù duro la leggenda della Nascar Jimmie Johnson: "Sono felice che in Nascar non ci siano commissari", twitta il sette volte campione, aggiungendo l’hashtag #BS, ovvero bullshit. Unica voce fuori dal coro l’ex campione del 1996 Damon Hill, anche se rimane il rimpianto per il mancato duello nel finale di gara: "A mio avviso Vettel avrebbe potuto lasciare più spazio, ma abbiamo perso un gran finale a pochi giri dalla fine a causa della penalità. La situazione era così al limite da poterli lasciare continuare".