Ma davvero?

Juventus, l'Ajax si arrampica sul doping in vista del match di Champions League

Davide Locano

David Endt, ex centrocampista dell' Ajax negli anni '70 ed ex addetto stampa e team manager del club negli anni '90, ha già infiammato, a 20 giorni dalla gara di andata, la doppia sfida tra Ajax e Juve valida per i quarti di Champions League. Per semplice provocazione, ma più probabilmente per rancore, l' olandese è tornato a parlare della finalissima dell' allora Coppa Campioni giocata dai due club a Roma il 22 maggio 1996. E vinta dai bianconeri. David Endt, che in quegli anni era il responsabile della comunicazione dei biancorossi, ha pensato bene di fare qualche allusione (nemmeno tropo velata) al modo in cui la Juve avrebbe trionfato 23 anni fa: «La squadra di Allegri ora è veramente la favorita, su questo non ci sono dubbi. Ma con questo gioco spregiudicato dell' Ajax tutto è possibile. E poi, abbiamo qualcosa... una vendetta direi, vero, verissimo, perché all' epoca a Roma abbiamo giocato contro una Juve che poi dopo si è rivelata forse un po' dopata, non si sa... E questo brucia ancora, è un altro motivo, con tutto il rispetto che si ha per la Juve». Se la voglia di vendetta può essere capita, perché Endt vide arrivare la propria squadra ad un soffio dalla conquista della quinta Champions nella storia del club (perse ai rigori per 4-2, con Jugovic che segnò quello decisivo a Van der Saar), meno lo sono le accuse diffamanti rivolte al club bianconero. Leggi anche: "Cosa sa fare da Dio": clamorosa Angiolini su Allegri LA DENUNCIA DI ZEMAN La sparata dell' olandese fa chiaro riferimento al processo intentato contro la Juventus di allora - accusata di pratica dopante attraverso la somministrazione di Epo - che si aprì dopo le dichiarazioni di Zdenek Zeman nel 1998 («il calcio è finito in farmacia»). L' inchiesta, portata avanti dal magistrato Raffaele Guariniello, vide imputati il medico sociale Riccardo Agricola e l' amministratore delegato Antonio Giraudo. Ma i due furono assolti nel 2007, le accuse caddero e il caso finì in prescrizione. Eppure Endt è voluto tornare sull' argomento, dire la sua, provocare l' ambiente come se tutto ciò servisse a cancellare quella sconfitta che brucia ancora, perché la Juventus di Lippi trionfò contro quella che ai tempi era considerata la squadra più forte d' Europa - c' erano Van der Saar, Silooy, Frank De Boer, Edgar Davids e Litmanen - arrivando in finale senza sconti, battendo ai quarti il Real Madrid di Raúl González Blanco, con il tridente d' attacco Del Piero-Vialli-Ravanelli. È come se Endt, ripensando a quella sconfitta, provasse ancora paura: ecco perchè le sue accuse, ora, sanno tanto di debolezza, di frustrazione. Altro che arroganza: questo Ajax, per colpa dell' ex dirigente, è come se avesse già perso la prossima sfida di Champions con la Juve - o una parte di essa - ancora prima di iniziare. FERRARA RIBATTE Le prime risposte dei protagonisti di allora non sono tardate ad arrivare e proprio Ciro Ferrara, ex difensore e allenatore bianconero, in campo durante quella finale, ha rivelato un precedente che riguarda David : «Senza voler entrare nella polemica vorrei sottolineare come proprio il responsabile della comunicazione dell' Ajax ci aiutò moltissimo in quel successo. Pochi giorni prima della finale, a precisa domanda su chi avrebbe vinto la Champions, l' allenatore degli olandesi Van Gaal rispose "non so chi vincerà la coppa ma so che quella coppa tornerà sul nostro aereo". Il responsabile della comunicazione avrebbe dovuto sapere che quelle dichiarazioni ci fecero abbastanza incazzare». E la stessa cosa potrebbe capitare oggi. Le parole di Endt rischiano di diventare un secondo autogol a 23 anni di distanza. di Mariachiara Rossi