Derby

Milan-Inter senza Mauro Icardi, ecco quello che non potrà accadere: le ultime voci sul clan

Davide Locano

Tutti ci ricordiamo il derby d'andata: una partita piuttosto brutta, comunque gestita dall' Inter che fa tanto possesso palla, attacca il Milan ma gli fa solo il solletico. A tempi regolamentari scaduti sono tutti convinti: si va verso uno scialbo 0-0, al ritorno si vedrà. In campo però ci sono due grandi attaccanti: da una parte l' argentino Gonzalo Higuain, praticamente invisibile per tutta la partita; dall' altra il connazionale Mauro Icardi, anche lui poco servito nel corso della partita. È il minuto 92': Candreva serve un pallone a Vecino sulla fascia destra, il centrocampista si inventa un cross pennellato per il suo numero 9 che approfitta di un' uscita terribile di Donnarumma (forse il suo unico, vero errore stagionale) e segna il gol vittoria. Esplode la gioia, Mauro e Wanda Nara si baciano, i tifosi nerazzurri sono felici. Sembra una storia vecchia di anni e, invece, è passato solo qualche mese. L' aria è cambiata, la situazione in casa Inter è precipitata e, soprattutto, domani a San Siro non scenderà in campo alcun numero 9: né da una parte, né dall'altra. Leggi anche: Inter, Spalletti al derby con gli uomini contati Una foto pubblicata nel primo pomeriggio di ieri dallo stesso Icardi su Instagram ha fatto pensare a una pace tra tecnico e giocatore, ma si è trattato di una semplice illusione: l' attaccante non è stato convocato e questa sera in campo al suo posto ci sarà l' ennesimo argentino, Lautaro Martinez. Continua il braccio di ferro tra allenatore ed ex capitano, ormai lungo un mese: la soluzione sembra lontana, anzi lontanissima e ormai lo stesso Spalletti preferisce evitare ogni discussione anche in conferenza stampa (paradosso: di Icardi ha parlato Gattuso, tecnico rossonero). I CLAN Un dettagliato articolo uscito ieri su Repubblica ha provato a spiegare «perché» si sia arrivati a questa situazione, decisamente inedita nel mondo del calcio. Abbiamo letto di clan all' interno dello spogliatoio, di fazioni, di Perisic che ha vinto la battaglia con il suo «nemico» e ora domina sul resto del gruppo supportato dal suo allenatore, di altri compagni che non vedrebbero di buon occhio questa situazione, di tutta un' altra serie di questioni decisamente «estreme» per uno spogliatoio di serie A importante come quello dei nerazzurri. Questo però è già il passato, mentre il presente racconta altro: l' Inter deve fare a meno del talento che l' anno passato decise il derby d' andata con una tripletta e, al contrario, questa sera non solo sarà lontano dalla panchina, ma anche dallo stadio (difficile immaginarsi la sua presenza sugli spalti del Meazza). IL PIANO L'articolo di Repubblica spiega chiaramente che per il giocatore un piano sarebbe già prestabilito: la cessione alla Juventus saltata un anno fa per il «no» dello stesso giocatore, si compirebbe la prossima estate per volere delle due società. All' Inter arriverebbe un altro argentino, Dybala, a sua volta non troppo contento di vestire i panni della riserva in bianconero. Vedremo se tutto questo si tradurrà in un clamoroso scambio (ma il presidente dei nerazzurri Steven Zhang ha recentemente detto «Icardi alla Juve? Non lo venderemo mai») o se, al contrario, cambieranno gli equilibri e saranno proprio i nemici del bomber a lasciare Appiano Gentile. L' unica certezza, al momento, è sotto gli occhi di tutti: c' è spazio solo per uno tra Icardi e Spalletti-Perisic, o forse per nessuno dei tre. Marotta prepara la rivoluzione... di Manuele Mazzi