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Ana Carrasco, 'donna può vincere in MotoGp, Rossi e Marquez un esempio'

AdnKronos

Roma, 11 feb. (AdnKronos) - "Viñales e Rossi possano competere per il titolo mondiale in MotoGp o sarà ancora l’anno di Marquez? Difficile da dire. Per i due piloti della Yamaha sarà dura stare al passo di Marquez, che anche quest’anno si presenta al via come l’uomo da battere. Valentino e Marc sono sempre stati per me un punto di riferimento, piloti da cui imparare per migliorare il mio stile di guida". Sono le parole della 21enne spagnola Ana Carrasco che ha conquistato il Mondiale Supersport 300, diventando la prima donna a vincere un titolo iridato nel motociclismo, in una intervista all'Adnkronos, sul suo futuro e le sue ambizioni. "Sogno un giorno di poter correre al fianco di piloti così forti. Adesso è ancora prematuro farlo, ma chissà forse tra quattro o cinque anni potrei riuscirci. Un donna potrà mai vincere il Mondiale della MotoGp? Onestamente non lo so, ma mi auguro che quella donna possa essere io", spiega la spagnola la cui impresa quest’anno le è valsa la nomination nella categoria 'Rivelazione dell’anno' (la stessa in cui è candidata Sofia Goggia) ai Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport, in programma, a Montecarlo, lunedì prossimo 18 febbraio. Ana Carrasco ha conquistato il Mondiale Supersport 300, diventando la prima donna a vincere un titolo iridato nel motociclismo, in un mondo generalmente dominato dagli uomini. "Il modo in cui gli altri piloti mi guardano è cambiato dopo la mia impresa? Ovviamente si. Il fatto di essere donna ha attirato su di me maggiori attenzioni. È stato un grande motivo di orgoglio poter dimostrare a tutti che una donna non solo può competere, ma anche vincere. È stato un bel segnale anche per il futuro. La prossima donna che si affaccerà nel mondo delle due ruote adesso potrà avere più credito e trovare più facilmente un team", sottolinea la 21enne spagnola. Sul fatto se sia giusto che le donne e gli uomini competano insieme, Carrasco è diretta: "A me piace la situazione attuale. Ho dimostrato che le donne possono stare sullo stesso piano degli uomini. È importante continuare a muoverci in questa direzione". "Quali tipi di difficoltà ho dovuto affrontare come donna nel motorsport? Tutti i piloti incontrano difficoltà a prescindere dal loro sesso. Ammetto di avere avuto in passato i miei momenti no, ma sono riuscita ad affrontarli e a superarli grazie al mio staff. È fondamentale avere accanto persone che ti sostengono e credono in te", aggiunge Carrasco che punta ad aggiudicarsi un premio ai Laureus Awards, la cui fondazione è attiva in Italia dal 2005, impegnandosi ad utilizzare lo sport come strumento educativo nelle periferie di Milano, Roma e Napoli. L’obiettivo è aiutare bambini e ragazzi che vivono in condizioni di forte deprivazione economica e sociale che sono vittima di violenza, bullismo ed emarginazione, al rispetto di se stessi e degli altri, a condividere e a rispettare le regole e le diversità culturali, ad integrarsi sviluppando il senso di appartenenza ad una comunità, imparando a sognare un futuro migliore. Oggi FondazioneLaureus Sport For Good Italia Onluscoinvolge oltre 1.300 bambini in più di 20 differenti attività sportive, tra cui sport di squadra “classici” come calcio, basket e pallavolo e discipline quali judo, surf, vela, capoeira e molte altre. Nel corso degli anni la Fondazione ha collaborato con circa 100 organizzazioni territoriali (associazioni sportive, scuole, servizi sociali ed enti del terzo settore) e ha coinvolto e coinvolge oltre 20 Ambassador, campioni nello sport e non solo, che sostengono i progetti in Italia attraverso la propria storia e la propria voce.