In bilico
Inter, lo psicodramma di Spalletti: le ultime 48 ore, cosa non può più fallire
Che siamo in pieno inverno lo dicono i risultati dell' Inter. La legge non scritta, ormai, vuole che a cavallo della fine dell' anno solare e l' inizio di quello nuovo i nerazzurri si smarriscano nella via tra Milano e Appiano Gentile. Succede puntualmente da varie stagioni, dal Mancini-bis a Spalletti e questo 2019 non fa eccezione. Nessuno capisce il perché, e il guaio, per Luciano, è proprio questo: chiamato per risolvere i problemi caratteriali, oltre che tecnici, di un ambiente dagli enormi limiti di forza psicologica, l' uomo di Certaldo arranca senza riuscire a tenere alta la tensione. Certo, il mercato non gli è stato d' aiuto nemmeno l' estate scorsa, ma l' arrivo di Nainggolan pareva un suo personale trionfo. Eppure, minimizzando la perdita di Zaniolo (quanto spazio avrebbe trovato?) Spalletti dopo 6 mesi di ambientamento a Milano del Ninja non ha raccolto frutti. I suoi problemi comportamentali si sono uniti a quelli fisici, lasciando io mister e i nerazzurri in balìa di un centrocampo che non è stato modificato di una virgola e che non può competere con le mediane europee e, a volte, pure con le italiane. ANCHE CANDREVA IN BILICO A questa situazione di crisi si è poi aggiunta la grana Perisic: il croato ha chiesto la cessione perché vuole giocare altrove e lasciarsi alle spalle le sue annate altalenanti ad Appiano Gentile. L' Arsenal lo vuole e concorda con l' Inter sul valore del giocatore (35 milioni), ma non è ancora stata trovata la formula giusta per venderlo: senza una cessione a titolo definitivo, o un prestito oneroso con obbligo di riscatto, anche condizionato - cosa che i Gunners per ora non contemplano - Perisic resterà a Milano. Ma vale la pena rischiare di tenere uno scontento? E Marotta troverà il sostituto entro le 20 di giovedì? Spalletti ha assicurato che se «non vorrà giocare, starà fuori», ma l' ad lavora per accontentare tutti: ecco perché la dirigenza, capitanata da Zanetti, è in pressing su De Paul (Udinese, già opzionato per giugno) per convincerlo a sposare subito il nerazzurro. Tenere Perisic controvoglia significherebbe avere una bomba pronta ad esplodere. Pure Candreva ha manifestato la voglia di andarsene: l' ex Lazio piace ai cinesi del Dalian Yifang che hanno aperto ad uno scambio con il 25enne Yannick Carrasco, ma l' ingaggio di quest' ultimo (10 milioni a stagione) è un ostacolo. La soluzione per Candreva potrebbe però trovarsi in serie A: ieri summit col Parma che ne ha chiesto il prestito. Giovedì alle 20 chiude il mercato e un' ora dopo l' Inter gioca i quarti di finale di Coppa Italia contro una Lazio in gran forma: «Testa bassa e lavorare» twitta capitan Icardi, ma se i nerazzurri ripeteranno la prestazione col Torino... La vittoria della coppa nazionale è però uno degli obiettivi chiesti da Suning - dopo l' esclusione dalla Champions con due match sprecati tra Tottenham e Psv - oltre al raggiungimento delle fasi finale dell' E-League. Spalletti si gioca il futuro già da dopodomani: il contratto rinnovato sino al 2022 non lo tiene al sicuro e i ragionamenti sul suo successore (uno tra Conte, Mourinho e Pochettino) potrebbero diventare trattative. Per tutto il resto c' è Marotta, chiamato a fare ciò per cui è stato ingaggiato: risolvere le crisi uscendone rafforzati. Ieri sera cena al gran completo: a tavola Zhang, Marotta, Antonello, Gardini, Ausilio e Spalletti. di Filippo M. Capra