Fermi al palo
Torino, ci pensa Izzo a frenare l'Inter: 1-0, neroazzurri a bocca asciutta
L'Inter cade a Torino ed è una brusca battuta d'arresto nella corsa alla Champions. La squadra di Spalletti viene infilzata da una rete di Izzo in casa dei granata nel posticipo delle 18 e, dopo lo scialbo 0-0 interno con il Sassuolo, conferma di essere in regresso. Un'Inter poco brillante, prevedibile e nervosa, e si arrende al cospetto di un Toro solido e concreto, Icardi insiste nel digiuno iniziato a dicembre: i nerazzurri sono ancora a secco di vittorie in questo 2019 e il Milan si avvicina minacciosamente al terzo posto. Nel finale rosso a Politano, a conferma del nervosismo che si respira in casa Inter. Ben altro umore sulla sponda granata, dove il ritorno al successo equivale a un rilancio in chiave Europa. L'ex Mazzarri sognava lo scherzetto e gli è riuscito, portandosi a casa uno scalpo eccellente che di certo fa morale per il proseguo del campionato. Spalletti opta per il 3-5-2: rispolverati per l'occasione il tandem Icardi-Lautaro Martinez e la difesa a tre, maglia da titolare per Miranda insieme a Skriniar e De Vrij. Scelte che il campo boccerà. Dalbert si aggiudica il ballottaggio con Asamoah sull'esterno di sinistra. Perisic, in odore di cessione, si accomoda in panchina così come Politano. Modulo speculare per i granata, trainati in avanti dalla coppia Zaza-Belotti, con Iago Falque pronto a subentrare. Senza lo squalificato Meité, che segnò all'andata a San Siro, Mazzarri ripropone l'ex nerazzurro Ansaldi interno a centrocampo. Spazio in mezzo anche a Lukic. La partenza del 'Toro' interista è incoraggiante: servito da Dalbert, la sua girata di prima intenzione da pochi metri non trova lo specchio di poco. Insieme ad un destro di Icardi esploso da fuori area e respinto da Sirigu, è l'unica emozione di una prima mezz'ora che fila via all'insegna dell'equilibrio. L'Inter gestisce maggiormente la palla ma sbaglia spesso e volentieri l'ultimo passaggio, i granata tappano i varchi, fanno ottima guardia su Icardi e non lesinano nel pressing. Gradualmente il Toro guadagna in coraggio e in metri e al 35' riesce a sbloccarla: la difesa di Spalletti è tutto fuorché impeccabile sul traversone di Ansaldi, battuto dal corner, che lo stacco di Izzo trasforma in deviazione vincente sul secondo palo. La reazione dell'Inter è un tentativo da fuori di Brozovic con palla che si perde oltre la traversa. Caricato dal vantaggio, il Toro si rende ancora minaccioso con una conclusione dal limite di Rincon, deviata in angolo. Ci prova anche Belotti, che scalda il mancino: c'è la potenza, non la precisione. L'Inter vista nel primo tempo non può bastare e ad inizio ripresa Spalletti cambia: dentro Nainggolan, fuori Miranda e passaggio al 4-2-3-1, con il Ninja che si sistema alle spalle di Icardi. Ma gli ospiti non riescono a cambiare passo. E il Toro prova ad approfittarne: Zaza carica il mancino in area, provvidenziale la deviazione di De Vrij. E' quindi il turno di Politano, dentro per Joao Mario: Inter a trazione anteriore nel tentativo di scardinare il fortino mazzarriano. E proprio il neo entrato si fa vedere scaricando da fuori area: sfera vicina al palo alla destra di Sirigu. La manovra interista resta, però, macchinosa a terribilmente prevedibile. Col passare dei minuti la spinta degli ospiti aumenta, Mazzarri inietta forze fresche per la battaglia di centrocampo con la staffetta Lukic-Baselli e Ansaldi-Berenguer. Per il forcing finale Spalletti si affida invece a Candreva richiamando Vecino. Ma a complicare le cose per l'Inter ci si mette il rosso sventolato a Politano, eccessivo nelle proteste. Nelle file granata spiccioli per Iago Falque, con Zaza che esce tra gli applausi. Il Toro non deve faticare più di tanto per contenere le iniziative interiste, anzi spreca pure un paio di contropiedi interessanti. Un'uscita di Sirigu in anticipo su De Vrij viene salutata con il boato dello stadio.