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Da Ruben Olivera a Ferreira Pinto: le ex stelle di Serie A che giocano nei Dilettanti

Giulio Bucchi

Nel calcio, diceva Paul Gascoigne, nulla è più passeggero del successo. Un attimo prima sei in Champions League a giocare con i campioni più famosi, e l' attimo dopo ti ritrovi a sgomitare su un fangoso campo di provincia in mezzo ai dilettanti. Eppure sono tanti i calciatori con la carriera compromessa da un infortunio o semplicemente dall' età che, pur di non appendere gli scarpini al chiodo, decidono di concedersi un buen retiro andando a giocare nelle serie inferiori. La lista di chi ha abbandonato la nave spaziale della serie A per salire in sella alla bicicletta dei dilettanti è parecchio lunga. E spuntano tanti protagonisti transitati nelle migliori squadre del nostro campionato che sembravano "desaparecidos". Uno di quelli di cui si erano perse le tracce è Ruben Olivera: 2 scudetti con la Juventus (poi revocati) nel 2005 e 2006 seguiti da un lungo girovagare in serie A tra Sampdoria, Lecce e Genoa. Dopo aver sceso il gradino della serie B e aver fatto una breve esperienza nel campionato ecuadoriano, "El Pollo", come lo soprannominavano in Uruguay, quest' estate ha deciso di ripartire nientemeno che dalla serie D italiana, accettando l' offerta dell' Aprilia. Altra vecchia conoscenza del nostro campionato passata dai fasti della massima serie ai campetti di periferia è Nicola Pozzi. L' attaccante classe 1986, che a 18 anni fu acquistato dal Milan senza mai giocare neanche un minuto in carriera con i rossoneri, si è messo in mostra con le maglie di Napoli, Sampdoria, Parma e Chievo. Poi, quando due anni fa si ritrovò ad allenarsi a Coverciano insieme alla truppa di giocatori svincolati, ha capito che per giocare a calcio non serve per forza una grande società. E così ha deciso di sposare la causa del San Donato Tavarnelle, formazione toscana dilettante. Era uno dei prospetti più importanti della serie A anche Papa Waigo, che dopo essere entrato nel cuore dei tifosi della Fiorentina per un gol alla Juventus ha finito la carriera girovagando tra Lecce, Grosseto e Ascoli con una parentesi perfino negli Emirati. Ebbene, pur di continuare a rincorrere un pallone, il senegalese quest' estate ha scelto la Brianza, passando alla Folgore Caratese. Scorrendo la lista dei giocatori che hanno scelto di proseguire la carriera lontano dai riflettori (un altro esempio è Ferreira Pinto, 152 partite e 14 reti con l' Atalanta: ora, a 39 anni, gioca nel Pontisola, vicino a Bergamo), si trovano anche grandi storie d' amore. Una di queste riguarda Franco Brienza, 40 anni da compiere e un curriculum di tutto rispetto con esperienze al Palermo, alla Reggina e all' Atalanta. Quando nel 2016 è passato al Bari, non poteva sapere che nel giro di qualche anno la società sarebbe fallita. Eppure lui, per amore dei tifosi biancorossi, ha deciso di rimanere con la società pugliese, nel frattempo condannata a ripartire dalla serie D. Destino simile anche per Davide Biondini, consacratosi nel grande calcio con Cagliari e Sassuolo. Nativo di Cesena, "il Rosso" ha deciso di riportare la sua squadra del cuore tra i professionisti, aiutando con la sua esperienza il club romagnolo ad affrontare le fangose tempeste del campionato dilettanti. di Francesco Morrone