L'eredità

Napoli, il tesoretto di Carlo Ancelotti in panchina: il regalino di Sarri da otto gol

Gino Coala

Il Napoli dei titolarissimi di Sarri ormai è solo un ricordo. Sì, perché la squadra in cui giocavano sempre gli stessi undici, in quel 4-3-3 che conoscevano a memoria tutti i tifosi azzurri, non esiste più. Anzi, paradossalmente con Ancelotti al timone la situazione si è capovolta. Quella partenopea, infatti, è la squadra capace di segnare più reti in serie A con giocatori subentrati dalla panchina. Addirittura otto nelle prime quattordici giornate di campionato (su ventotto gol complessivi realizzati dal Napoli). L' ultimo è arrivato lunedì sera a Bergamo contro l' Atalanta. Quando, dopo tre minuti dal suo ingresso in campo al posto di Mertens (al minuto 82), Milik ha realizzato il gol vittoria contro i bergamaschi (inoltre per l' attaccante polacco è il settimo centro su quindici in azzurro dalla panchina). Numeri incredibili per una squadra che negli ultimi anni aveva abituato tutti a vedere sempre gli stessi uomini sul rettangolo verde. Ed è ancora più interessante scoprire che la metà di queste reti, ben quattro, si sono rivelate decisive per il risultato finale. Mertens alla seconda giornata nel 3-2 contro il Milan (i rossoneri erano addirittura in vantaggio di due gol); ancora il belga nel pareggio per 1-1 contro la Roma alla decima; Ruiz nel 2-1 a Marassi contro il Genoa ed appunto Milik a Bergamo nel 2-1 contro i nerazzurri di Gasperini. In totale sono dieci punti in più arrivati grazie ai cambi di Ancelotti. Allenatore che fa contenti tutti: i giocatori che possono così sentirsi dal primo all' ultimo importanti ed il presidente De Laurentiis che aveva sempre criticato Sarri per la poca rotazione dei calciatori. di Federico Strumolo