L'analisi

La Juve ammazza la Serie A. Campionato tutto in difesa: alle spalle dei bianconeri...

Davide Locano

Il pareggio tra Inter e Roma è lo specchio del campionato in cui nessuno sembra volersi prendere la responsabilità di un percorso convincente. È un torneo ancora inesploso, come se la fase di studio si fosse prolungata per quasi un intero girone. Siccome la Juve è imprendibile, tutti corrono buttando un occhio alle spalle, nessuno all'orizzonte. È una lunga corsa ad aspettarsi, infatti la quota scudetto rispetto ad un anno fa è due punti più in alto, mentre quella per il quarto posto si è abbassata di sette punti. All'anonimo Torino è bastata una vittoria per portarsi in zona Europa, a riprova che i punti si sono distribuiti. Nessuno è compiuto ma chiunque può diventarlo. Così tutte le partite sono piene di errori ma aperte, lo dimostra il Chievo che pareggia in sequenza con Napoli e Lazio, che per inciso dovrebbe cambiare modulo e azzardare più qualità in campo. Le uniche a tentare il salto di qualità sono Inter e Napoli, ma si tratta per appunto di tentativi. Aspettando la squadra di Ancelotti in casa dell' Atalanta, quella di Spalletti all' Olimpico ha provato a gestire i ritmi e la Roma, migliore nel gioco eppure incapace di prevalere. Stanno guardando la Juve che da anni vince controllando i momenti, con più pensiero che gioco, ma ci vuole tempo per imparare. La Roma è stata migliore ma meno spigolosa dell' Inter, più morbida negli uomini decisivi. Uno di questi sta però bruciando le tappe: è Zaniolo, la cui evoluzione rapida è una grande notizia. A 19 anni è già una bozza di campione, tre mesi fa era sconosciuto ai più. Il merito è suo e di Di Francesco, che l' ha lanciato prima di essere in difficoltà, quando gli diedero del pazzo. Che sia da promemoria per tutti, che il talento non tradisce, ha solo bisogno di tempo e fiducia. di Claudio Savelli