A San Siro

Inter, manita al Genoa: 5-0 per i nerazzurri. Agganciato il Napoli al secondo posto

Cristina Agostini

"Ciao Steven, ama l'Inter come noi", è lo striscione con cui i tifosi accolgono Zhang alla sua prima in casa da presidente. Con una squadra così, niente di più facile, verrebbe da dire: i nerazzurri archiviano senza problemi la pratica Genoa e proseguono la loro marcia, lanciando un avvertimento al Napoli, nuovamente agganciato al secondo posto, e al Barcellona prossimo avversario a San Siro e forse già con Leo Messi a disposizione. L'anticipo delle 15 di San Siro si chiude con una 'manita' che dice sostanzialmente tutto. Una vittoria travolgente, la settima consecutiva in campionato per la banda Spalletti, e ottenuta senza il bomber Icardi, per giunta. Un risultato frutto di un avvio a tutta birra (vantaggio del rigenerato Gagliardini, che torna alla rete, al 14' e raddoppio di Politano al 17'), consolidato dalla seconda rete del centrocampista ex Atalanta ad inizio ripresa e arricchito dagli acuti nel recupero di Joao Mario, ancora lui, e Nainggolan. Match dominato in lungo e in largo dalla squadra di casa, che corre un unico pericolo: e non lo crea un troppo fragile Genoa, bensì Handanovic, su un retropassaggio. Possono sorridere Spalletti, che cercava risposte dalle seconde linee e le ha trovate, in primis da Gagliardini e dal portoghese, semplicemente incontenibile, e ovviamente i 67mila di San Siro che possono davvero sognare in grande. Per Juric, già sconfitto dal Milan nel recupero, si chiude nel peggiore dei modi la settimana milanese. Passivo forse eccessivo per il Grifone, che però non impensierisce mai i padroni di casa e forse paga le fatiche infrasettimanali.