A San Siro

Milan, contro il Genoa tre punti che salvano Gattuso: 2-1, Romagnoli segna anche a Donnarumma

Giovanni Ruggiero

Alessio Romagnoli nel bene e nel male. Il Milan piega il Genoa 2-1 nel recupero della prima giornata di campionato (la gara non venne giocata dopo il crollo del ponte Morandi a Genova) grazie ad un gol in pieno recupero del difensore centrale, protagonista in precedenza anche dell'autogol con cui il Genoa aveva impattato il vantaggio rossonero di Suso. Tre punti d'oro per la squadra di Rino Gattuso, che aggancia la Lazio con 18 punti al quarto posto in piena lotta per un posto in Champions League. Un Milan che sembra sempre più a immagine e somiglianza del suo allenatore: mai domo e pronto a lottare su ogni pallone. Così, come contro la Samp, anche contro l'altra genovese è arrivato un successo sofferto ma alla fine tutto sommato meritato. Il Genoa mastica amaro, dopo aver fermato la Juve, i ragazzi di Juric erano ormai convinti di uscire indenni anche da San Siro. Rispetto alla vittoria di tre giorni fa contro la Sampdoria, il tecnico rossonero Rino Gattuso presenta due novità importanti: la prima è nel modulo con la difesa a 3 che vede Musacchio, Romagnoli e Rodriguez centrali. L'altra è a centrocampo con la presenza di Bakayoko al posto dell'infortunato Biglia. In campo in realtà Milan in campo per lunghi tratti con una sorta di 4-2-4 con Suso e Calhanoglu a supporto di Higuain e Cutrone. Nel Genoa, Juric schiera un abbottonato 3-5-2 con Kouame e Piatek coppia d'attacco. Pronti via e dopo appena 4' il Milan passa subito in vantaggio grazie ad un micidiale sinistro dai 20 metri di Suso, che sorprende Radu. Per lo spagnolo è il quarto gol in campionato, il secondo consecutivo dopo quello contro la Sampdoria. Il Genoa accusa il colpo e il Milan prova ad approfittarne con Cutrone, il suo destro dalla distanza però è debole e facile preda del portiere. Intorno al quarto d'ora si vede per la prima volta il Genoa, prima con Kouame che impegna Donnarumma dalla distanza e poi con Piatek che per poco non sorprende il portiere rossonero con una girata di destro da centro area sull'esterno della rete. E' sempre il Milan, però, a fare la partita: i rossoneri sfiorano il raddoppio con Kessie e con Calhanoglu su punizione. Prima dell'intervallo il Genoa ci prova con maggior insistenza e convinzione, tanto da rendersi pericoloso ancora con Kouame e Piatek complici anche un paio di indecisioni di Donnarumma e del deludente Bakayoko. L'attaccante polacco del Genoa protesta anche per un contatto sospetto in area, giudicato non da rigore dall'arbitro. Il Milan si rivede all'inizio del secondo tempo, quando Higuain con un destro dal limite deviato da un difensore per poco non sorprende Radu. Il portiere del Genoa si salva in calcio d'angolo con l'aiuto della traversa. Al 55' arriva però il pareggio dei rossoblu grazie ad uno sfortunato autogol di Romagnoli, che devia alle spalle di Donnarumma un destro di Kouame da posizione defilatissima. Azione nata dall'ennesima palla persa di Bakayoko. Viste le difficoltà di Suso a contenere lo scatenato Kouame sulla destra, Gattuso decide di cambiare e tornare alla difesa a 4: dentro Abate al posto di Laxalt, con Rodriguez che si abbassa sulla linea difensiva. Intanto Higuain prova a prendersi la squadra sulle spalle, impegnando ancora Radu con un destro dai 20 metri. Il Pipita ci riprova poco dopo fermato da un difensore, mentre è di nuovo Radu ad opporsi a Kessie sulla ribattuta. La squadra di Gattuso insiste, ci prova di nuovo Calhanoglu con un destro dal limite fuori di un soffio e poi Suso con un velenoso sinistro a giro respinto a fatica da Radu. Nonostante qualche fischio, il pubblico di San Siro prova a spingere il Milan e il Genoa è costretto progressivamente ad abbassare il suo baricentro non prima di aver sfiorato il clamoroso 2-1 con un rasoterra di Lazovic sventato da Donnarumma. Nel finale Gattuso si gioca anche la carta Castillejo, al posto di Calhanoglu. Dall'altra parte Juric manda in campo Pandev al posto di Piatek, alla terza partita senza gol. Milan che prova a sparare le ultime cartucce e dopo un tentativo in mischia di Musacchio, è Romagnoli al 91' a farsi perdonare l'autogol segnando la rete del 2-1 con un pallonetto in rovesciata dal limite dell'area dopo una sciagurata uscita di pugni di Radu su un traversone che sembrava innocuo. Una autentica beffa per il portiere rossoblu, fino a quel momento uno dei migliori in campo.