Bilico

Nazionale verso la Serie B, gira una voce in Figc: come potrebbero far fuori Roberto Mancini senza esonerarlo

Marta Beretta

Era impossibile avere una Nazionale peggiore di quella vista con Gian Piero Ventura ma ancora non si era ancora seduto in panchina Roberto Mancini. Il suo inizio è stato veramente disastroso (una sola vittoria all'esordio con l' Arabia Saudita, poi 5 partite consecutive in casa senza successi) a tal punto, stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano, da essere già in bilico ancor prima di essere entrato nel vivo della sua esperienza con gli Azzurri. La partita decisiva sarà quella di domani, domenica 14 ottobre, contro la Polonia che deciderà il destino di Mancio ma non solo. Infatti, lunedì 22 ottobre ci sarà anche l'uscita di scena dal commissariamento del Coni di Giovanni Malagò, persona che ha voluto fortemente l'allenatore marchigiano, e l'elezione di Gabriele Gravina potrebbe pesare e non poco sul destino di Mancini. Il mister azzurro non è molto gradito all'interno della FIGC ma nemmeno dai tifosi italiani specialmente per le sue scelte sui giocatori. Il fatto di far ruotare la Nazionale su Balotelli è stata una mossa troppo azzardata così come lo è stata il non convocare neanche una punta e, inoltre, molto criticate sono state anche le convocazioni di calciatori con poca esperienza o fuori totalmente dall'orbita Nazionale. La colpa, comunque, non è tutta da addebitare all'allenatore ma anche alla Federazione che annaspa senza trovare una via d'uscita per riportare il calcio italiano in cima tra i più grandi d'Europa e del mondo. Al momento, comunque, Mancini può tirare un sospiro di sollievo perché nei piani della prossima gestione non sembra esserci la volontà di un cambio di panchina ma comunque il mister è avvisato "se retrocederemo in Serie B una riflessione andrà fatta". L'unica idea sorta per risollevare questa deludente Italia è affiancare a Mancini un tutor più forte dell'attuale team manager Oriali che lo aiuterà nelle scelte. Dalla sua parte, però, l'allenatore ha un'arma a doppio taglio: se dovesse essere esonerato, il suo addio costerebbe caro alla Federazione e, attualmente, non può permetterselo e, invece, se dovesse portare l'Italia alla qualificazione di Euro 2020 è previsto il rinnovo automatico per altri 4 anni.  Per approfondire leggi anche: Mario Balotelli, non c'è la convocazione in Nazionale. Ecco chi arriva al suo posto