Il ritorno
Milan, l'effetto Paolo Maldini a Milanello: cosa non si vedeva da anni
Un centinaio di tifosi davanti al cancello principale di Milanello. È lo scenario che si sono trovati di fronte Leonardo e Paolo Maldini, al loro arrivo a Milanello in macchina, insieme, alle 17.32 di oggi. Leo mancava dal maggio 2010, Paolo da ancor più tempo, per la precisione dal maggio dell’anno prima. Emozione, ma non solo. Anche e soprattutto lavoro, per il primo contatto fisico con la squadra su cui, da dirigenti, dovranno lavorare a fondo per il rilancio del nuovo Milan targato Elliott. Facile presumere che l’effetto sui giocatori sia stato lo stesso raccontato dall’agente di Luca Antonelli, ovvero Gianni Vitali. Il giocatore rossonero e il suo assistito oggi hanno incontrato i due direttori rossoneri e pur sapendo che il figlio di Dustin Antonelli non è ai primissimi posti dei programmi milanisti per il futuro, il commento di Vitali è stato: «Si è trattato di un incontro formale dove Leo e Maldini hanno voluto parlare in prima persona con Antonelli, la cosa è stata molto apprezzata e ha fatto davvero molto piacere a Luca. Sono due persone di grande spessore». In attesa di sapere come e in quale club il Milan dovrà eventualmente integrare lo stipendio del terzino (Genoa? Empoli?), la giornata di Leo e Paolo è stata particolarmente intensa. Leggi anche: Milan, l'uomo dei sogni a centrocampo: assalto al Psg, in arrivo la pedina che cambia la squadra Prima di raggiungere Milanello, il direttore area tecnica e il direttore sviluppo strategico hanno infatti approfondito i temi relativi a Tiemoue Bakayoko. Il momento centrale della giornata del calciomercato rossonero è stato proprio l’incontro avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Casa Milan tra Leonardo, Paolo Maldini e l’entourage del centrocampista, formato dal fratello-agente Abdoulaye Bakayoko e dall’intermediario Federico Pastorello. Il summit è durato poco più di un’ora e il club rossonero ha ottenuto la disponibilità del giocatore del Chelsea ad un trasferimento con la formula del prestito con diritto di riscatto, attorno ai 30-35 milioni. Ora il Milan dovrà confrontarsi con il Chelsea: il nodo riguarda soprattutto lo stipendio del 23enne francese, che percepisce oltre 6 milioni di euro a stagione. Si tratta di un ingaggio molto alto, da Premier League e non certo da Serie A. Ricordiamo che il franco-ivoriano Bakayoko dopo le grandi prestazioni della Champions League 2016-17 in maglia Monaco soprattutto contro il Manchester City di Guardiola poi eliminato dai monegaschi, era stato acquistato un anno fa dal Chelsea per 45 milioni di euro. Il lavoro non manca dunque per Paolo Maldini e per Leonardo Nascimento de Araujo, i quali non hanno ancora incassato l’annuncio ufficiale del trasferimento di Nikola Kalinic da parte dell’Atletico Madrid, per via di problemi sorti su un altro fronte. E cioè quello della cessione dell’attaccante in esubero dei colchoneros, Kevin Gameiro, per il quale sono sorte nel frattempo delle complicazioni sull’asse di mercato che doveva portare la punta francese al Valencia. Ma Milanello ha rigenerato e ricaricato l’umore e l’adrenalina dei due dirigenti che hanno avuto la possibilità di assistere al primo allenamento della squadra allenata da Rino Gattuso, post tournèe americana. Al loro ritorno dagli States, i protagonisti delle sfide contro Manchester United, Tottenham e Barcellona, hanno ritrovato a Milanello un Higuain, un Caldara e uno Strinic in più. Ad attendere il gruppo, anche Riccardo Montolivo. Assenti, invece, rispettivamente in Brasile e a Madrid, Gustavo Gomez e Nikola Kalinic. La squadra rossonera ha iniziato ad allenarsi oggi, in vista dell’amichevole di lusso di sabato sera al Santiago Bernabeu di Madrid. Sabato 11 agosto è la data del confronto fra merengues e rossoneri, l’unica partita europea in grado di mettere in campo 20 Champions League: le 13 alzate dal Real Madrid e le 7 conquistate dal Milan. Sarà calcio d’agosto, con le prime prove tecniche di Higuain, le verifiche madridiste riguardanti Modric, i pensieri dei padroni di casa alla Supercoppa Europea di Ferragosto contro l’Atletico Madrid e la testa dei rossoneri già rivolta all’inizio del campionato. Ma in un Real-Milan nulla può mai essere preso alla leggera e la grande tradizione impone ai due club di dare il massimo anche nelle amichevoli estive.