Dubbio

Cristiano Ronaldo, il sospetto di Luciano Moggi sull'affare della Juventus: "Una cosa non mi torna"

Gino Coala

Luciano Moggi, Cristiano Ronaldo potrebbe essere il nuovo gioiello della Juventus... «Io lo avevo già preso nel 2002». Prego? «Eccerto. Luciano D' Onofrio, un dirigente italo-belga passato anche dal Porto, all' epoca mi telefona: "Devi venire a vedere questo ragazzo dello Sporting, è un fenomeno". Vado subito a Lisbona, e non credete a chi vi dice che avevo mandato degli emissari a visionare Quaresma: mi interessava Ronaldo». Leggi anche: CR7 alla Juventus, ora c'è anche la data dell'annuncio ufficiale Che impressione le fa? «Ottima: ha 17 anni ma sembra già un giocatore pronto. Nel giro di un paio di giorni preparo l' affare: 2,5 milioni di euro più il cartellino di Marcelo Salas. Ronaldo non lo incontro mai, faccio tutto con i dirigenti del club. Ci sono già tutte le firme, ma a quel punto Salas fa saltare tutto». Perché? «Perché vuole andare al River Plate. Io provo a convincerlo con un milione di euro di buonuscita ma lui non si schioda e manda tutto a monte». Si è mai pentito di non aver insistito di più? «Sicuramente, però bisogna anche tener conto di alcuni aspetti, compresa la concorrenza di club come il Manchester United: appena saputo che non riusciamo a chiudere, Ferguson lo fa bloccare e l' anno dopo con 16 milioni lo porta via. In quel momento la Fiat è in difficoltà, la Juve è obbligata ad agire solo con le proprie risorse e per investire sul ragazzo avevamo quello. In fondo, si trattava di una scommessa. Col senno di poi, sono bravi tutti». Oggi lo riprenderebbe? «Penso proprio di no, va per i 34 anni, è un grande, ma a questo punto tanto valeva tenere anche Buffon... Secondo me, il suo agente Jorge Mendes sta lavorando per fargli aumentare lo stipendio da Florentino Perez. Forse Mendes non sa che fra Real e Juve c' è un accordo di non belligeranza». Chi ha stabilito questo accordo? «Sono cose che non vi riguardano». di Tommaso Lorenzini