Sempre peggio

Milan, la condanna a morte se Yonghong Li non vende: uno scenario drammatico

Gino Coala

Ora che la trattative per la cessione del Milan sembra di nuovo arenata, davanti a Yonghong Li si prospetta lo scenario più temuto dai tifosi rossoneri. Il dialogo con l'imprenditore italo-americano Rocco Commisso è appeso a un filo, quindi l'attuale proprietario milanista ha dovuto rivedere la squadra degli advisor. Lo scorso sabato è stata la volta dei vertici di Alantra, la banca d'affari che lo segue, incontrati nello studio legale White&Case a Milano, i consulenti che tra New York e Italia sono subentrati nell'operazione. I passi da fare sono obbligati. Da una parte è necessario il rifinanziamento del debito con Elliot, dall'altra il passaggio delle quote di maggioranza a Commisso, circa il 70%. Quel che complica tutto sono i tempi, sempre più lunghi, anche di settimane, non più giorni. A Li non resta perciò che rimborsare Elliot dei 32 milioni di aumento di capitale che erano stati versati al suo posto. Un'operazione che dovrebbe essere evasa già domani. Se poi non dovesse riuscirci, Li dovrebbe chiudere rapidamente l'accordo con Commisso, prima che - entro venerdì - Elliot non avanzi il diritto di prendersi l'intera quota di maggioranza rossonera. E con questi tempi così allungati, al Milan servirà a poco avere un nuovo proprietario e un debito cancellato da spendere al Tas, che intanto si esprimerà.