Che noia

Russia 2018, Francia e Danimarca passano senza biscotto: è il primo 0-0 dei Mondiali

Gino Coala

Cade il tabù 0-0 nel Mondiale in Russia. Tocca a Danimarca e Francia spezzare la striscia di gare con almeno un gol al termine di un match che riservato poche emozioni, specchio del risultato finale e dei fischi del pubblico che hanno accompagnato le due squadre all’uscita dal campo. Determinante ai fini dell’atteggiamento dei danesi l’esito subito favorevole dell’altra partita, Australia-Perù, che ha tolto pressioni - e soprattutto motivazioni - all’undici di Hareide, che centra così il passaggio agli ottavi al secondo posto dietro alla Francia, che ha fatto riposare alcuni uomini chiave e risparmiato energie in vista del prossimo impegno. La qualificazione è in tasca, il primo posto quasi. Il ct Deschamps pensa già agli ottavi e decide di far rifiatare alcuni titolarissimi. A cominciare dal portiere, con Lloris che lascia il posto a Mandanda, fino ai diffidati Pogba e Matuidi. Spazio a N’Zonzi in mezzo al campo a comporre la cerniera insieme a Kantè, in un 4-2-3-1 con Giroud unica punta e il tridente Dembelè-Griemann-Lemar alle sue spalle. A riposo anche Mbappè e Umtiti, con il debutto in difesa per il giovane Kimpembè accanto a Varane. Dalla parte opposta Hareide si presenta con un 4-3-3: Jorgensen viene preferito a Schone in mezzo al campo, davanti agisce il tridente Braithwaite-Cornelius-Sisto. L’avvio aggressivo dei danesi (che reclamano già al 3’ un rigore per uno scontro in area Braithwaite-Varane) dura giusto qualche minuto. Il tempo di ricevere buone nuove da Sochi, dove il Perù si porta avanti con Carrillo sull’Australia,l’unica a poter impensierire la qualificazione di Kjaer e compagni. La notizia della rete di Carrillo ha gli effetti di una camomilla sul match di Mosca. Le due squadre non si strappano i capelli per gettarsi in attacco e i ritmi sono quelli che sono. Al 16’ una buona iniziativa di Hernandez sulla sinistra mette in moto Giroud, che calcia di prima trovando la risposta sicura di Schmeichel. Al 34’ sussulto della Danimarca, che in contropiede si rende pericolosissima, ma la palla rasoterra dalla sinistra di Cornelius per Eriksen viene intercettata dall’uscita coraggiosa di Mandanda, che anticipa la stella del Tottenham. È il brivido che scuote la Francia, che sul finire di frazione si accende due volte. Il tiro da fuori di Griezmann è una ’telefonatà per Schmeichel, ben più insidiosa la conclusione di poco alta sopra la traversa di Giroud, che spreca l’ottimo scarico dello stesso Griezmann. Nella ripresa al 10’ Mandanda per poco non la combina grossa respingendo con affanno la punizione velenosa di Eriksen, con Cornelius già pronto ad approfittarne. Nel frattempo il Perù trova il raddoppio, risultato che paradossalmente penalizza proprio i ’gallettì. Infatti la Danimarca, con la qualificazione ormai in cassaforte, gioca più libera mentalmente e crea qualche grattacapo a Varane e compagni. Spesso e volentieri con il solito Eriksen, che al 17’ dalla distanza manda fuori di poco. La gara comunque regala poche emozioni e a ravvivarla ci prova Fekir, a cui Deschamps concede uno scampolo di match al posto di Griezmann. L’attaccante dell’Olympique Lione in due occasioni si rende pericoloso costringendo anche Schmeichel alla parata più difficile della sua partita. Nel finale però le due nazionali si accontentano e alla fine fanno festa entrambe. Il cammino in Russia di Danimarca e Francia prosegue.