Lo scatto

Serie A, la Juventus spazza via la Sampdoria: 3-0 e +6 sul Napoli

Gino Coala

Servirà probabilmente tempo per lenire la ferita di Madrid, ma vincere è sicuramente un'ottima medicina. E così la Juventus chiamata ad accantonare il post-Bernabeu si è rituffata nelle acque confortevoli del campionato centrando un successo che significa un altro tassello sulla strada dello scudetto. Il 3-0 rifilato alla Sampdoria nel posticipo delle 18 all'Allianz Stadium proietta la Signora a quota 84, con i bianconeri che allungano a +6 sul Napoli fermato sul pari a San Siro. Contro una squadra attenta e compatta come quella di Giampaolo serve l'ingresso di Douglas Costa sul finire di un primo tempo complicato per far cambiare marcia alla squadra di Allegri: il brasiliano sforna l'assist per il vantaggio di Mandzukic e nella ripresa si ripete, servendo Howedes, prima gioia in bianconero per lui, e Khedira. Reazione immediata ci voleva, e reazione c'è stata. Con un preciso messaggio ai partenopei, avversari nello scontro diretto del 22 aprile. Allegri opta per il 4-3-3 e in difesa lancia Howedes sulla destra, al centro Rugani vince il ballottaggio con Benatia ed affianca Chiellini. In avanti largo al trio Cuadrado-Mandzukic-Dybala, con Douglas Costa ed Higuain che si accomodano in panchina. Giampaolo risponde con un 4-3-1-2 guidato in avanti dal tandem Quagliarella-Zapata assistito alle spalle da Ramirez. A centrocampo Barreto è preferito a Linetty. Come da copione i bianconeri si impossessano della manovra, i doriani rintanati tappano i varchi pronti alla ripartenza. La prima vera chance passa per i piedi di Mandzukic, che gira con il sinistro e spedisce sul fondo. La Sampdoria non sta a guardare e regala un brividissimo allo Stadium: l'ex Quagliarella svetta sul corner di Ramirez, Buffon vola in corner. Tocca poi a Viviano intervenire evitando guai su un velenoso tiro-cross di Mandzukic. Sul successivo corner, al portiere doriano sfugge la palla ma il croato non riesce ad intervenire da due passi. Poco a poco la già non fiammeggiante iniziativa bianconera sembra smarrire in incisività, con la squadra di Giampaolo che guadagna sicurezza e metri. Cambio forzato per Allegri che richiama l'acciaccato Pjanic e getta nella mischia Douglas Costa. E all'ex Bayern Monaco basta il primo pallone toccato per essere decisivo: cross perfetto dalla sinistra per la zampata di Mandzukic che anticipa tutti e trafigge Viviano. Juve avanti con il minimo sforzo. Ma prima dell'intervallo i bianconeri rischiano su un angolo di Torreira: rimpallo pericoloso su Chiellini, Zapata manca la deviazione, Buffon blocca sulla linea. Quagliarella resta negli spogliatoi, rilevato da Kownacki. E proprio il neoentrato innesca una ghiotta chance: recuiperata palla dopo l'errore di Chiellini, serve Ramirez il cui diagonale dal limite si spegne sul fondo. Immediata la replica dei padroni di casa con Douglas Costa che scappa in contropiede, mira da dimenticare. Zapata resta in agguato e stuzzica di testa Buffon incornando il traversone di Regini, ma poco dopo un blitz di Howedes porta al raddoppio della Signora: è una grande azione, con Khedira che allarga per Douglas Costa, il brasiliano che pennella per il perfetto inserimento del tedesco che ci mette la testa. 2-0 Juve all'ora di gioco. Giampaolo reagisce inserendo Caprari per Ramirez. Rassicurato dal parziale, Allegri può invece permettersi il lusso di richiamare Dybala e regalare spazio a Bentancur. La Samp tuttavia non si abbatte e prova ad alzare il baricentro nel tentativo di riaprire i giochi. Così facendo però si espone pericolosamente alle ripartenze bianconere e una di queste porta al 3-0 che ammazza il match: tanto per cambiare nell'azione c'è lo zampino di Douglas Costa sfonda sulla destra e dal fondo arma il piatto di Khedira (30'). Il tedesco lascia poco il posto a Sturaro. La Juve non si accontenta: Cuadrado impegna da fuori Viviano, poi cerca il sigillo personale Douglas Costa, con un rasoterra che non inquadra lo specchio. Nel recupero anche Gigi Buffon, l'uomo più discusso della settimana, mette la firma sul successo compiendo un intervento prodigioso su Zapata, perso da Howedes.