L'intervista

Davide Calabria: "La Juventus? La battiamo due volte"

Andrea Tempestini

Buongiorno Davide Calabria, sabato (domani ndr) il tuo Milan affronta la Juve. E sai chi gioca nella Juve? De Sciglio. E sai dove giocava De Sciglio? Nel Milan, al tuo posto tra l’altro. «Sarà bello giocare contro di lui, abbiamo un bel rapporto. Auguro a lui di far bene e a noi di vincere». A De Sciglio dicevano «sei il nuovo Maldini!», con te non hanno mai fatto paragoni. Meglio o peggio? «Fare paragoni con Maldini è una roba da fuori di testa, non scherziamo. Faccio il mio percorso...». Dicevamo della Juve, l’anno scorso finì con la vittoria dei bianconeri per un rigore molto discusso nei minuti di recupero. «Stiamo ancora rosicando per quell’episodio lì... Dobbiamo stare attenti, loro hanno giocatori bravissimi e affermati da diversi anni». Un altro ragazzo che avrebbe potuto/dovuto giocare al posto tuo è lo sfortunatissimo Andrea Conti, nuovamente infortunato. «L’ho sentito 5 minuti fa su WhatsApp, è in viaggio per Pittsburgh. Ci conoscevamo dai tempi dell’Under 21, al Milan abbiamo legato ancora di più anche se siamo in competizione per lo stesso ruolo. C’è una rivalità “sana”». In futuro pensi di poterti «trasferire» sulla fascia sinistra per lasciare spazio a lui? «Il mio ruolo naturale è a destra, posso adattarmi a sinistra ma io mi sento terzino destro». Tornando alla Juve: se dovessi scegliere tra la partita di sabato che può portarvi in Champions e la finale di Coppa Italia, quale preferisci vincere? «Vogliamo vincerle tutte e due». E allora scegline una tra Juve-Milan e il derby di mercoledì. «Scelgo il derby, per il fascino e per il fatto è che si tratta di uno scontro diretto». Il moderno mercato ha portato a valutazioni incredibili, ci sono difensori come te che valgono decine e decine di milioni, tu al Milan sei costato 1200 euro... «Mi sembra che ci siano valutazioni senza senso che sbilanciano le competizioni. Pochi club possono permettersi spese esagerate, gli altri come il Milan non possono». Tu quanto vali? «Adesso zero, sto benissimo qui». È curioso che tu, Cutrone e Gattuso, ovvero i 3 che guadagnano meno nella rosa, siate tra quelli che rendono di più. «Sono contento di come sto e stiamo giocando, ancora meglio se siamo quelli che guadagnano meno!». Se ti chiamasse Raiola? «Gli risponderei che sto benissimo con il mio procuratore, Gianni Vitali». Dicci di Gattuso: te lo immaginavi così bravo? «Non me lo immaginavo così pronto e capace e invece lui e il suo staff sembra che lavorino nel settore da tantissimi anni». Quando nello spogliatoio sentite/leggete commenti legati alla proprietà cinese del Milan, come reagite? Sono voci che vi preoccupano? «Sono uno che legge poco i giornali, ma ti rispondo dicendo che a noi non manca nulla, che lo stipendio arriva regolarmente e che se uno ha un problema la società è a disposizione per risolverlo. No, non sentiamo questa “catastrofe” che qualcuno racconta». Chi è il più forte nel tuo ruolo? «A sinistra Marcelo, anche se al Real può spingere molto di più ripsetto a quello che potrebbe fare in Italia. A destra mi è sempre piaciuto Dani Alves, ma anche per lui in serie A all’inizio è stato difficile». E l’avversario che ti ha messo più in difficoltà? «L’Arsenal in generale nell’andata di Europa League, ma anche Perotti e Perisic». Del Var cosa pensi? «Credo sia essenziale. Aanzi, si poteva introdurre prima». Lo scudetto chi lo vince? «Eh, ho sempre detto il Napoli, ma la rosa della Juve è talmente profonda...». Se l’Italia si fosse qualificata per Russia 2018, tu ci saresti andato? «A ottobre ti avrei detto no, oggi me la sarei potuta giocare, rosico molto...». C’è una cosa che ti dà particolarmente fastidio? «Il fatto che i giovani come noi vengano bollati: se sbagli 3 partite ti danno dell’incapace, se le indovini sei la promessa». Quando Gattuso vi rompe le balle a bordo campo ti viene voglia di mandarlo a quel paese? «Quando mancano 5 minuti alla fine della partita e sei esausto ti viene difficile accettare certe richieste, ma ti tiene sempre sull’attenti, è una cosa positiva. In questo è molto diverso da Montella». Cito il tuo mister: «Cutrone deve trovarsi una fidanzata e fare l’amore». «Ah guarda, io sono fidanzato da 4 anni, mi sono portato avanti». Davide, dì la verità: quanti compagni di squadra sono innamorati di tua sorella (Sara, modella e concorrente di Miss Italia lo scorso anno)? «(ride) Qualcuno sì, ma lasciamo perdere...». di Fabrizio Biasin