L'analisi
Luciano Moggi: qual è l'arma segreta della Juve contro il Tottenham in Champions
Ci voleva la tragedia di Davide Astori per fermare il calcio italiano e purtroppo è arrivata trasformando la domenica in una giornata nerissima. Bene ha fatto il Presidente del Coni, Malagò, a sospendere le partite perché è un lutto che colpisce l' intera organizzazione calcistica a cominciare dagli atleti stessi. Noi rivolgiamo il nostro pensiero soprattutto all' uomo prematuramente scomparso e alla sua famiglia: al di là della retorica, il vero lutto è tutto loro. Consentiteci quindi di stare fuori dal coro di quanti, inviando messaggi, ancorché accorati, hanno voluto pubblicamente manifestare il loro dolore per il professionista, evocando il suo passato da giocatore. CHE NUMERO - La giornata calcistica si è dunque materializzata solo con gli anticipi in un sabato tutto da ricordare perché si incontravano tra di loro le prime quattro del campionato: all' Olimpico Lazio-Juventus e al San Paolo Napoli-Roma. Due partite che sembravano appartenere a tornei diversi. A Roma si poteva prefigurare la vera realtà del campionato poiché entrambe le squadre facevano di tutto per non subire gol, giocando anche male. Mentre la gara di Napoli, emozionante nel suo svolgimento, poteva assomigliare più alla Premier quando ad essere impegnato è il Manchester City di Guardiola magari con il Chelsea di Antonio Conte. La Juve, con l' orgoglio e la solita cattiveria calcistica,ma soprattutto la maestria nel far giocar male qualsiasi avversario, ha frenato le velleità dei laziali in attesa che qualcuno dei suoi potesse tirar fuori dal cilindro una magia che si è al fine materializzata con il gol di Dybala. Tre punti importanti nella lotta infinita con il Napoli che, perdendo in casa con la Roma, ha messo a grande rischio il primato in classifica che potrebbe essere appannaggio della Juve qualora dovesse battere l' Atalanta nel recupero del 14 marzo. Adesso i bianconeri sono proiettati verso la Champions, attesi a Wembley dal Tottenham di Pochettino in serie positiva di risultati e attualmente quarto nella Premier: Son in grande evidenza per i due gol che hanno abbattuto l' Huddersfield, più ovviamente Kane e Eriksen. Gli inglesi, per loro mentalità, non scenderanno in campo per gestire il 2-2 dell' andata, faranno la loro partita e questo potrebbe essere un vantaggio enorme per la Juve: un avversario che attacca anziché contenere potrebbe concedere gli sbocchi necessari per andare in contropiede. È quello che i tifosi juventini si augurano. BATOSTA - Al San Paolo invece si sono viste due squadre che volevano vincere ma ne è uscita una giornata da dimenticare per i napoletani. Per capirne lo scoramento sarebbe sufficiente rivivere le scene del pubblico sugli spalti, prima entusiasta per il probabile pareggio della Juve a Roma e poi disperato quando ha appreso la notizia del gol di Dybala. La squadra azzurra pur avendo tante occasioni, ne ha concesse però troppe agli attaccanti della Roma che, tra l' altro, le hanno sapute sfruttare: l' errore di Albiol in occasione del gol di testa di Dzeko e quello di Mario Rui sul quarto di Perotti sono stati determinanti. Non bene il centrocampo, sovrastato dai romanisti: Strootman e Nainggolan hanno fatto il bello e cattivo tempo, con in porta un Allison insuperabile, per la disperazione di Insigne, il migliore tra gli azzurri. In queste condizioni di forma la squadra giallorossa avrebbe tutte le possibilità di capovolgere il risultato negativo dell' andata di Champions. Lo Shakhtar Donetsk martedì prossimo verrà ovviamente a Roma per difendere, chiudendo gli spazi al fine di creare problemi tattici alla Roma che si trova meglio quando è attaccata e può usufruire delle ripartenze. Questo almeno ci suggeriscono i vari pareggi casalinghi cui la Roma è andata incontro e la stessa partita di Napoli. Da non sottovalutare poi l' attuale condizione atletica degli Ucraini di mister Fonseca che sono andati a vincere in trasferta contro il Karpaty per 0-3 e comandano il proprio campionato con tre punti sulla Dinamo di Kiev. di Luciano Moggi