Analisi
Milan, il guaio di Gennaro Gattuso: manca un attaccante
A Udinese il Milan incassa un brutto stop nel sogno di rimonta sull'Inter. Colpa della sfortunata carambola che porta al pari dei friulani, certo. E dell'ingenuità di Calabria costa la sesta espulsione stagionale: nessuno è stato più cattivo in Serie A. Eppure, in un primo tempo dominato, il Diavolo avrebbe dovuto chiudere il discorso ben prima. «Ci è mancato il colpo del ko», si rammarica Gattuso che aveva dato fiducia ad André Silva dall'inizio e ha provato a rimediare nel finale con Kalinic. Il risultato? Un erroraccio del portoghese e un'occasione di testa non sfruttata dal croato. «Perché non è entrato Cutrone? Avevo bisogno di qualcuno che attaccasse la profondità con meno frenesia», spiega l'allenatore rossonero. «Comunque i tre attaccanti hanno giocato più o meno gli stessi minuti da quando sono qui». Ecco, il bilancino non serve più. Se il Milan vuole continuare ad accarezzare il miracolo quarto posto, Gattuso deve fare una scelta che al momento – almeno in campionto – sembra non poter essere altro che quella di Cutrone. Ora che la difesa è tornata a funzionare (quattro gol pesi nelle ultime sette) e si intravede un barlume di gioco, mancano solo i gol delle punte. Suso ha risposto all'appello, ma gli altri? di Francesco Perugini