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Luciano Spalletti, Luciano Moggi: Inter, inizia a svelarsi il suo bluff

Andrea Tempestini

Siamo a gennaio, il mese che dovrebbe permettere ai dirigenti di riparare agli errori fatti in estate. I teatrini tv spareranno le famose “bombe” su trasferimenti che non avverranno mai, ma che tanto piacciono ai tifosi. Illudere non è reato, crederci non è una colpa bensì il pathos che accompagna sempre nei mesi di mercato. Leggi anche: Luciano Moggi: "Quando a casa di Gianni Agnelli..." Intanto le “bombe” prima della sosta sono iniziate venerdì. L’Udinese di Oddo resta imbattuta e pensa pure all’Europa, mentre il pari di Fiorentina e Inter porta con sé tanti spunti. «L’Inter non sa più vincere», il commento dei più. Sarebbe più realistico dire i nerazzurri sono riusciti a non perdere: lenti, prevedibili, non sono bastati i soliti Handanovic e Icardi e Perisic è disperso: fine dell’illusione. Adesso Spalletti ammette di avere una rosa incompleta: manca un trequartista. E Brozovic? E non aveva preso Borja Valero che doveva fungere da fonte di gioco? Forse i dirigenti hanno sopravvalutato il croato e non hanno tenuto conto che lo spagnolo è più bravo davanti alla propria difesa che non nel campo avversario. Adesso cercano Deulofeu che potrebbe migliorare e sveltire il gioco, ma non certamente rendere competitivo il gruppo. La cosa certa è che l’Inter si sta allontanando dalle prime due e anziché pensare al titolo dovrà arginare le romane per un posto in Champions. Ieri la Lazio ha passeggiato sul campo della Spal, Immobile con 20 gol è al top della classifica marcatori e deve recuperare con l’Udinese. Mentre la Roma, pur perdendo contro l’Atalanta, ma vincendo il recupero contro la Samp, potrebbe apparigliare l’Inter. Certo, che sconfitta dei giallorossi, e che colpo dell’Atalanta: in una settimana ha eliminato il Napoli dalla Coppa italia e la Roma dalla lotta scudetto. Il Toro del dopo Mihajlovic batte meritatamente il Bologna mettendo in campo quel che era mancato con Sinisa. Non si tratta di un miracolo di Mazzarri, sono stati i giocatori a cambiare perché più tranquilli e liberi di pensare. Minimo scarto del Milan sul Crotone, uno svarione di Cordaz regala a Bonucci il gol partita. Non un bel Milan ma voglioso di vincere e questo differenzia la squadra di Gattuso da quella di Montella. Sorpresa a Benevento dove la Samp lascia i tre punti e rimette in corsa per l’Europa ben cinque squadre. Il Napoli batte meritatamente ma a fatica il Verona, confermandosi al primo posto senza attendere la Juve impegnata a Cagliari. Vittoria sofferta e voluta (due i pali presi, Szczesny decisivo), e dunque, come avevano già previsto, saranno la Signora e i partenopei a lottarsi il titolo, visto che le avversarie già si stanno distanziando da sole. Un bravo quindi a Sarri per quello che sta facendo la squadra e una raccomandazione riguardo alle sue dichiarazioni. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia aveva detto: «Giocare nelle festività è pericoloso perché i calciatori sono distratti», mentre l’anno prima aveva detto «la Coppa Italia dovrebbe essere fatta durante le feste o si rischia di giocare nel deserto». P.S. Applauso a Ballardini per la vittoria del suo Genoa, per il lavoro che sta facendo e per il compleanno. di Luciano Moggi