Il cavillo

Milan, ecco perché Fassone non si può licenziare

Benedetta Vitetta

Il Milan è ormai sull'orlo del baratro tanto che i giocatori, dopo l'ennesima e brutta sconfitta con l'Hellas Verona (penultima in classifica) passeranno il Natale, chiusi in ritiro, a Milanello. Ma, seppur il club sia nella bufera, c'è qualcuno che può continuare a fare sonni beati. Parliamo dell'amministratore delegato, Marco Fassone, che per contratto non è licenziabile. Almeno fino a quando è in corso il finanziamento: questa la richiesta, messa nero su bianco, nello statuto dal fondo Elliott che ha prestato ai rossoneri 303 milioni di euro. In più il fondo ha anche voluto anche che il voto dell'ad - in caso di parità in consiglio - valesse doppio).