La scelta del Cio

Olimpiadi 2020, vince Tokyo. E Roma spera per il 2024

Giulio Bucchi

Le Olimpiadi 2020 , le 22esime della storia, saranno organizzate a Tokyo. Festeggia il Giappone e, forse, anche chi in Italia spera di ospitare i Giochi del 2024. L'assemblea del Cio riunita a Buenos Aires, in Argentina, assegna così l'onore e l'onere olimpico alla capitale nipponica per la seconda volta dopo il 1964, preferendola alle altre due candidate: Istanbul, in Turchia, e la spagnola Madrid. All'annuncio del presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge, nella Tosho Hall della Camera di Commercio nipponica, quartier generale dal Comitato di Tokyo 2020, parte l'urlo liberatorio: tre banzai scanditi con il braccio destro dalla folla esultante. Favorita della vigilia, Tokyo ha fatto i conti con i timori della comunità internazionale per le perdite di acqua radioattiva dai serbatoi della centrale nucleare di Fukushima, danneggiata irreparabilmente dallo tsunami del marzo 2011. Il premier Shinzo Abe ora dovrà accelerare i tempi sulla messa in sicurezza dell'impianto atomico, ben oltre i 360 milioni di euro stanziati pochi giorni fa per tentare di risolvere la questione dell'acqua contaminata. Vittoria "larga" -  I timori "nucleari" evidentemente sono stati minori tra i membri del Cio rispetto alle inquietudini per le altre due sedi papabili: Istanbul, crocevia tra Occidente ed Oriente (non lontana da Siria, Iran ed Israele) e che, se scelta, sarebbe stata la prima grande capitale musulmana ad ospitare i Giochi, e Madrid che aveva lanciato una candidatura low-cost in linea con le difficoltà economiche che sta affrontando ed affronterà ancora nei prossimi anni la Spagna. Tokyo ha vinto con 60 voti, a Istanbul 36, con un astenuto. Nel primo round, Tokyo aveva ottenuto 42 voti, mentre Madrid e Istanbul avevano raccolto la stessa quantità di voti (26) con spareggio vinto dai turchi (49 voti contro 45).  Le speranze italiane - La vittoria giapponese, come detto, apre spiragli di speranza anche per il Comitato olimpico italiano. Il presidente del Coni Giovanni Malagò si congratula con Tokyo: "Ha vinto il progetto migliore, il dossier migliore, la candidatura più credibile da un punto di sostenibilità, affidabilità economica e compattezza tecnica". E ora? "A questo punto, indipendentemente da quello che succederà per i Giochi Invernali del 2022 per i quali non esistono ancora candidature ufficiali, credo che l'Europa possa tornare protagonista nel 2024 visto che nel 2016 si va in America (a Rio de Janeiro, in Brasile) e nel 2020 in Asia. Roma? Ogni discorso è del tutto prematuro. Ne parleremo al ritorno in Italia, ovviamente a cominciare dal governo e dal sindaco Marino, ma conoscete tutti le mie idee e i miei sogni". Solo un anno e mezzo fa era stato l'allora premier Mario Monti a bocciare la candidatura di Roma per il 2020 a causa dei conti pubblici non abbastanza solidi. Ma ora il premier Enrico Letta in persona, dal Forum Ambrosetti di Cernobbio, rilancia: "Possiamo candidarci". E il sindaco di Roma Ignazio Marino gli fa eco: "Abbiamo i requisiti necessari".