Palloni che girano
Lewandowski, tesoro del Borussia Dortmund: merito di un vulcano
di Claudio Brigliadori Quattro gol e almeno mezza dozzina di squadre in giro per l'Europa a rimpiangerlo. Il polacco Robert Lewandowski, classe 1988, è l'uomo del momento del calcio europeo. Il poker al Real Madrid nella semifinale d'andata di Champions League ha fatto impazzire il Borussia Dortmund, Josè Mourinho (che quei gol li ha dovuti ingoiare) e le squadre che fino al 2010 l'hanno cercato e non l'hanno acquistato. All'epoca, il centravanti polacco giocava nel Lech Poznan ed era ancora accessibile, dal punto di vista economico. Serviva un po' di fiducia nei suoi progressi e, magari, abbastanza denaro cash da versare al suo club. Invece sono stati tanti i pretendenti bloccati più o meno sul più bello. Tutta colpa di un vulcano islandese - In Italia, si parlò dell'interessamento da parte di Atalanta, Sampdoria, Napoli, il Genoa addirittura emise un comunicato per smentire ogni trattativa. Ma a piangere lacrime amare, oggi, è un'altra squadra. Il Blackburn nella primavera di tre anni fa l'aveva in pugno, lettaralmente. Era stato anche fissato l'incontro per la firma, in Inghilterra. Peccato che proprio in quella settimana il vulcano islandese Eyjafjallajokull decise di sconvolgere i piani. La devastante eruzione con conseguente esplosione di ceneri nei cieli europei bloccò tutti i voli internazionali (il Barcellona di Messi e Guardiola, per esempio, arrivò a Milano per sfidare l'Inter nella semifinale di Champions in pullman...) e costrinse Lewandowski a restare in Polonia. Il blitz del Borussia - Giorni buttati? No, perché con un blitz in piena regola gli emissari del Borussia Dortmund lo raggiunsero e lo convinsero a trasferirsi in Vestfalia alla modica cifra di 4 milioni di euro (comunque un record, per il calcio polacco). Con i gialloneri Lewa è cresciuto progressivamente: 8 gol la prima stagione (quando il titolare era l'argentino Lucas Barrios), 22 la seconda, 23 quest'ultima. Totale di 74 gol col Borussia, due scudetti e una coppa nazionale. Ora, l'arrembaggio alla Champions e la possibile finale con il Bayern Monaco, che i beninformati dicono sarà la sua futura squadra tra un paio di mesi. Per ora i diretti interessati smentiscono e chissà che non possa ripiombare sul bomber la Juventus, che nell'estate 2012 l'aveva messo nel mirino. Allora costava troppo (tra i 20 e i 25 milioni), oggi costerà anche di più.