A Sochi

F1, Rosberg domina il Gp di Russia. Clamoroso Vettel: sbattuto subito fuori da Kvjat

Giulio Bucchi

Sempre e solo Niko Rosberg, come era già accaduto nei primi tre Gran Premi della stagione, con il rischio di precipitare nel baratro della noia ad un mese appena dall’inizio del Mondiale di Formula Uno. Il tedesco della Mercedes ha dominato anche il Gp di Russia, sulla pista di Sochi, in testa dal primo all’ultimo giro davanti al compagno di scuderia Lewis Hamilton e al ferrarista Kimi Raikkonen. Ma la notizia vera (l’unica) è che Sebastian Vettel è di nuovo incappato in una partenza choc: fuori alla curva 3 con la sua Ferrari, il musetto schiacciato contro un muro, tamponato per ben due volte da Daniil Kvjat, russo piuttosto caliente, i pugni mulinati in aria, dichiarazioni taglienti. "Le immagini sono chiare, non ho nulla da aggiungere. È inutile fare i miracoli per risalire la classifica se poi dietro non frenano...", ha commentato, furibondo, l’uomo del Cavallino. Il quale, poi, si è subito precipitato ai box della Red Bull per chiedere spiegazioni ed esigere le scuse del suo ex team. Che, comunque, lasciano il tempo che trovano. Vettel aveva ottenuto il secondo tempo nelle qualifiche ma era stato retrocesso al settimo posto per colpa di un intervento al cambio difettoso compiuto dai meccanici. Si preparava a una super rimonta, Vettel, però non aveva tenuto conto della presenza scomoda di Kvjat. Una variabile impazzita, come non era preventivabile il ko tecnico nel Gp del Bahrain. Se all’affidabilità - ancora da trovare - si aggiunge la follia degli avversari, il compito della casa di Maranello diventa complicato.