Motomondiale
MotoGp a Valencia, Valentino Rossi dopo il Tas: "Non parto alla pari, amareggiato e deluso. Nel 2016 corro, dopo non lo so"
"Purtroppo partire dal fondo della griglia rende tutto più difficile. Era già difficile comunque, ma partendo dall'ultimo posto le cose in gara saranno ancora molto più difficili da vari punti di vista". È amareggiato, Valentino Rossi, quando risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa a Valencia, prima del Gp che domenica deciderà il Mondiale MotoGp. Poche pre prima il Tas di Losanna ha respinto la sospensiva del pilota pesarese per la penalizzazione inflittagli dopo i fatti di Sepang con Marc Marquez, che lo obbligherà a partire dall'ultima fila sul circuito spagnolo: in queste condizioni, sarà molto difficile difendere l'attuale primo posto e i 7 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo, compagno di scuderia in Yamaha e grande favorito davanti ai propri tifosi. "Mi aspetto un comportamento normale dagli altri, tutti faranno la loro gara, questo è lo sport. Toccherà a me e dipenderà da me se sarò veloce e forte abbastanza da recuperare in fretta", taglia corto Rossi. Possibile beffa-bis dal Tas - "Sono qui a cercare di impegnarci al massimo, di mantenere la concentrazione per fare un ottimo lavoro e arrivare il più competitivi possibile per la gara e poi vedere cosa accadrà", ha spiegato Rossi. Il Tribunale sportivo non ha respinto nel merito il ricorso dell'italiano, più semplicemente ha stabilito che non ci sono i tempi tecnici per giudicare giusta o sbagliata la penalizzazione inflittagli dalla Federazione motociclistica mondiale. Dunque, paradossalmente, potrebbe dargli ragione nel merito tra qualche mese senza però cambiare le sorti di questo Mondiale. "Alla fine bisogna essere realistici. Sul momento la realtà di adesso è che purtroppo dovrò partire ultimo. Poi tra due mesi vedremo il mio stato d'animo. Ora posso aggiungere che l'impossibilità di giocarmela alla pari mi delude, mi amareggia. Ma bisogna accettarlo". Il suo futuro - Questa situazione non modifica la mia posizione o la mia idea sul futuro. Correrò anche l'anno prossimo perché ho un contratto, dopo deciderò se continuare o meno", ha spiegato Rossi, concludendo: "Nel prossimo anno molte cose cambieranno. Le gomme, l'elettronica, sarà un'ulteriore sfida per essere competitivi anche l'anno prossimo. Ho un contratto con la Yamaha, mi sento bene e sono contento di correre, poi deciderò".