Saga bianconera

Juve nei guai: senza Francesco Calvo a rischio i contratti di sponsorizzazione

Matteo Legnani

Una storia di corna e di soldi. Tanti soldi. Quella di Andrea Agnelli e della sua scappatella con la moglie dell'ex direttore commerciale juventino Francesco Calvo sta assumendo i toni di Beautiful. In cui appunto accanto ad amore, sesso e tradimenti, l'hanno sempre fatta da padroni anche i soldi. Non solo quelli della liquidazione che la Juve ha dovuto pagare a Calvo (circa due milioni di euro) che è poi felicemente approdato nientemeno che al Barcellona. Ma anche quelli che la Juventus rischia di perdere negli anni a venire proprio per la perdita del suo uomo-sponsor migliore di sempre. Calvo, infatti, aveva portato (complici anche i risultati della squadra) il marketing bianconero alle stelle grazie sopratutto allo spettacolare contratto di sei anni con la Adidas per 139,5 milioni di euro, con una vendita di magliette tre volte superiore all'era Nike grazie all'apertura del marchio Juve ai mercati asiatici, Usa, Australia. Quando, dopo lo scandalo Calciopoli e la retrocessione in Serie B, la Juventus aveva ripreso a vincere, la socità si era data un obiettivo ambizioso: che, come scrive dagospia.com, era passare dal 10° posto nella Money List prodotta da Deloitte sulla base dei ricavi dei club di calcio (con 279 milioni di euro), su fino ad avvicinare i 4 grandi colossi europei: Real Madrid (primo con 549 milioni), Barcellona, Manchester United e Bayern Monaco. Un obiettivo che ora rischia di sfumare, con tutte le conseguenze del caso sul potenziale dei bianconeri inj termini di calciomercato. A proposito: in questi giorni il Barcellona, dove si è accasato Calvo, ha annunciato un contratto di sponsorizzazione con Qatar Airways da 70 milioni l'anno fino al 2021.