Il dramma

Federico Balzaretti: "Forse non giocherò più a calcio, devo ripartire mentalmente da capo"

Francesco Rigoni

Una settimana fa la conferenza stampa a Trigoria per spiegare il momento negativo, dopo l’infortunio di dieci mesi fa degenerato tanto da non permettergli di giocare, i tentativi dei medici per farlo tornare in campo. Ora Federico Balzaretti, laterale sinistro della Roma, torna a parlarne attraverso le pagine di Chi in edicola domani. "Lo ammetto, ho pianto. L’ho fatto dinnanzi ai miei compagni di squadra della Roma. Ho pianto al telefono con mia moglie Eleonora Abbagnato. Ho pianto da solo, per la rabbia e per il dolore. Ma non ho mai pianto davanti alle mie figlie. Ho subito due interventi chirurgici, ma la pubalgia di cui soffro non è guarita. Anzi ha causato uno stato degenerativo anche dopo la seconda operazione. Per i medici forse non potrò più giocare a calcio". "Non mi arrendo" - Balzaretti è stato intervistato a Parigi, dove vive la moglie, l’etoile Eleonora Abbagnato, e dove sta cercando di recuperare dal grave infortunio che rischia di compromettere la sua carriera. "Io non mi arrendo - ha detto -. Cancello dalla mia mente il pensiero dell’addio. Mi fa troppo male. Mi hanno operato due volte, ho sopportato un grande dolore, sia fisico, sia mentale. Sto lavorando duramente per tornare a giocare, ma voglio poter correre, in futuro, al parco con i miei figli per giocare con loro. Sono consapevole che oggi, in campo non riuscirei a giocare una partita intera. Devo ripartire mentalmente da capo. Mi manca la semplice corsetta al parco. Per fortuna che c’è la mia famiglia, la mia luce. Anche la Roma è stata splendida con me. Il presidente James Pallotta avrebbe potuto mandarmi via. Cosa se ne fanno di un Balzaretti rotto? Invece lui ha scelto di sperare con me. Anche i miei compagni sono stati splendidi".