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Ferrari, per il dopo- Montezemolo spunta Sergio Marchionne

Andrea Tempestini

Di sicuro - o quasi - c'è che dopo 23 anni l'era-Montezemolo a Maranello è terminata. Il caso è noto: a mettere la parola "fine", le parole di Sergio Marchionne di domenica a Cernobbio: l'avvicendamento di Luca Cordero di Montezemolo al vertice Ferrari, ha spiegato, "non è sul tavolo" ma "nessuno è indispensabile". Quindi il dito puntato per i fiaschi in Formula 1 degli ultimi anni. Ne è seguito l'amaro sfogo di Montezemolo ("Faranno diventare la Ferrari americana, è la fine di un'epoca) e, poi, l'attacco di Della Valle a Marchionne. Ancora Sergio? - L'ad di Fca, ieri, lunedì 8 settembre, è stato a Maranello per partecipare al cda della Philip Morris, principale sponsor della Ferrari. Una buona occasione per incontrare Montezemolo e provare a chiarirsi, ma è calato il gelo e l'incontro è stato accuratamente evitato. La rottura, dunque, pare insanabile, tanto che già sono cominciate a circolare le ipotesi per il futuro presidente della Ferrari. E se poche ore fa il favorito sembrava John Elkann, ora gli equilibri sembrano essersi spostati a favore proprio di Marchionne, la cui visita a Maranello di poche ore fa, forse, significava qualcosa in più di quanto si potesse immaginare. Faccia a faccia - Di sicuro c'è che Montezemolo e Marchionne, prima o poi, dovranno affrontarsi. Magari già oggi: il board di Philip Morris dura due giorni (ma Montez, con tutta probabilità, non resterà a Maranello anche questo martedì). L'occasione per un faccia a faccia, dunque, si sposta più in là: il giorno "x" con tutta probabilità sarà quello del consiglio di amministrazione della casa di Formula 1, in calendario da tempo per mercoledì. Insomma, non ci sarà molto da attendere.