La strategia
Antonio Conte verso la Nazionale: ecco come sarà la sua Italia
Antonio Conte, salvo colpi di scena dell'ultimo minuto sarà il nuovo Ct della Nazionale. Un contratto faraonico, quello dell'ex tecnico bianconero, che ammonterebbe tra i 3,5 e i 4,5 milioni di euro a stagione. Una cifra considerevole che lo pone al terzo posto tra i ct più pagati al mondo. Come detto parte del suo ingaggio sarà pagata dallo sponsor Puma che secondo i rumors potrebbe avere anche un peso sulle scelte del tecnico. L'Italia arriva da un flop catastrofico maturato con l'eliminazione al girone ai mondiali di Brasile 2014. Un disastro che ha fatto saltare la panchina di Cesare Prandelli,migrato in Turchia al Galatasary, e la poltrona di Giancarlo Abete in Fgic, sostituito tra le polemiche da Carlo Tavecchio. Fin qui i fatti di questa infuocata estate pallonara. Intanto il calendario corre e il 4 settembre la Nazionale dovrà incontrare l'Olanda. Sulla panchina ci sarà Antonio Conte e di certo la squadra sarà totalmente rivoluzionata rispetto a quella di Prandelli. Proviamo a capire quali potranno essere le scelte di Conte. Portieri - Per quanto riguarda i pali dovrebbe essere confermato Gigi Buffon. Ma è probabile che Conte guardi anche al futuro provando magari i giovani Perin, Agazzi e Bardi. Sarebbero fuori dai giochi De Santis e lo stesso Sirigu che in Brasile ha sostituito Buffon nella partita d'esordio contro l'Inghilterra. Difesa - In difesa è allarme. Dietro la Nazionale ha diversi problemi. In Brasile la difesa è stata il reparto, insieme all'attacco, messo sul banco degli imputati. Abbiamo incassato ben 3 gol in 3 partite. Da lì, dalla difesa Conte deve provare a costruire la Nazionale del futuro per i prossimi europei del 2016. De Sciglio e Darmian dovrebbero essere confermati, soprattutto se si dovesse optare per la difesa a 4 (anche se quella a 3 sembra la soluzione almeno di partenza). In netto rialzo, con un posto da titolare garantito per l'interista Ranocchia, uno dei desideri di mercato di Conte. Centrocampo - Rivoluzione a centrocampo. Tra i primi a perdere il posto dovrebbe esserci Thiago Motta, lento per il gioco che piace a Conte. Il nuovo ct dovrà gestire da una parte la fine dell'era Pirlo e dall'altra la crescita di Verratti. E' fuori discussione che i due centrocampisti possano coesistere. Blinadto invece il posto di De Rossi come quello di Candreva. In calo anche le azioni di Montolivo. Marchisio titolare in un centrocampo a 4, altrimenti con il 3-5-2 andrebbe in panchina. Attacco e Balotelli - L'attacco è il reparto che più di un ogni altro potrebbe essere investito da un vero e proprio tsunami tecnico. La Nazionale di Prandelli era disegnata attorno a Balotelli. Con Conte la musica potrebbe cambiare. L'ex tecnico bianconero potrebbe tenerlo fuori, ma dovrà fare i conti con lo sponsor tecnico che paga parte del suo stipendio che è lo stesso di Mario Balotelli. Favorito per l'attacco al momento il grande escluso dai Mondiali, Giuseppe Rossi che ha subito mandato un messaggio a Conte: "La Fedrazione non sbaglia scegliendo te perché sei un vincente...". Fuori da qualsiasi gioco Cassano e Giovinco, porte semi aperte ad Osvaldo e a Destro. Infine tra le punte dovrebbe esserci spazio pure per Cerci (in leggero vantaggio su Immobile) e Insigne.