Senza club
Adriano licenziato dall'Atletico Paranaense: grasso e sfaticato, torna dalla mamma
Nell'attesa di trovare una nuova squadra che investa su di lui, Adriano Leite Ribeiro torna a casa dalla mamma. Da imperetatore a disoccupato. Negli anni d'oro era considerato un fuoriclasse, mentre oggi un giocatore 32enne alla deriva, che bazzica da una squadra all'altra nel tentativo di mantenere in piedi il suo status. L'Atletico Paranaense ha rescisso il contratto a causa delle notti brave e mancanza d'impegno verso la società. Secondo la rivista Extra, smentita però da Globoesporte, Adriano si sarebbe rifugiato a casa della madre per sopperire alla delusione. La carriera - Esordisce nel 2000, all'età di 18 anni, con il Flamengo e il suo debutto rappresenta dal primo ingresso in campo la scalata verso il successo. L'anno successivo sbarca in Italia, all'Inter, conducendo una discreta annata. Diventa idolo calcistico nel Parma dove, insieme al compagno Adrian Mutu, nel campionato 2002-03, realizzò 15 reti, contribuendo a piazzare il club emiliano al quinto posto. L'anno successivo è di nuovo all'Inter, con cui stipula un contratto triennale. Qui viene premiato miglior marcatore dell'anno IFFHS e vince 2 scudetti, 2 Coppe Italia e due Supercoppe italiane. E' in questa stagione che inizia a traballare, concedendosi alla movida e alle notti milanesi. Per questo motivo viene concesso in prestito al San Paolo. Quindi ritorna all'Inter e gioca la sua prima partita contro i greci del Panathinaikos, segnando il 2-0 finale. Ma nuovamente i rapporti con il tecnico iniziano a incrinarsi. Ritarda agli allenamenti, assiste a episodi controversi e commette errori che lasciano il segno. Nell'aprile 2009, dopo aver risposto alla convocazione della Nazionale, non fa ritorno in Italia. Il ritorno in Brasile - Dichiara di aver perso la felicità di giocare, e di voler ripensare alla carriera. Nel frattempo, torna a casa dalla madre. nello stesso anno viene ingaggiato dal Flamengo dove conduce una stagione brillante, per poi firmare Un contratto triennale con la Roma. Ma qui disattende le aspettative dei dirigenti e nel 2011 viene immacolato "bidone straniero dell'anno". Passa infine al Corinthians per poi vivere una fase di stallo di inattività. Nel 2014, dopo un periodo di recupero fisico a causa dell'obesità, viene ingaggiato dall'Atlético Paranaense ma non abbandona comunque i suoi vizi: non presentandosi ripetutamente ad allenamenti la società decide di rescindergli il contratto.