Lo sfogo dell'ex

Maldini: "Galliani ha rovinato il Milan, alla Juve Balotelli sarebbe un campione"

Matteo Legnani

"Hanno distrutto il mio Milan. Provo rabbia e delusione". E’ lo sfogo di Paolo Maldini, che dice la sua, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, sulla crisi dei rossoneri. "Mi fa male vedere che stanno buttando quanto costruito con fatica in 10 anni - premette l’ex capitano rossonero - Galliani si sente onnipotente. Fa tutto lui e questo non è possibile. Se ti affidi sempre agli stessi procuratori, a uno in particolare, una volta può farti fare l’affare, altre no. Alla base deve esserci la conoscenza. Braida negli ultimi anni ha avuto un ruolo marginale. Prima - continua Maldini - c'era Leonardo, che aiutava a capire se un giocatore era adatto al Milan o no. Ricordo che quando Leo mi voleva a tutti i costi per fare il direttore sportivo, Galliani disse: E' una figura superata. Non è vero. Se ti circondi di gente capace qualche errore in meno lo fai". Capitolo Barbara Berlusconi: "Non so se è in grado di guidare il Milan. Dipende da chi si circonderà. Non credo sia esperta di calcio e calciatori. Con lei ho avuto due colloqui, dopo la divisione delle competenze sono stato indicato come il successore di Galliani per l’area tecnica, ma io non ho più sentito nessuno. Lei mi voleva per trasmettere tutto ciò di cui abbiamo parlato finora, io ero pronto per un ruolo nell’ambito sportivo, ma non c'è stato un seguito". Maldini assolve l'ultimo arrivato, il suo ex compagno Clarence Seedorf: "Logico che non possa essere esperto, ha grande coraggio e personalità, ma neanche Guardiola potrebbe fare niente. Non do colpe a Clarence. Manca la chiarezza degli obiettivi. Forse per arrivare a fine stagione si poteva prendere un allenatore più conservativo, per poi iniziare bene l’anno prossimo. Così c'è il rischio che si bruci". Maldini, che non avrebbe esonerato Massimiliano Allegri e che considera veritiera la classifica dei rossoneri, riflette anche sul periodo nero di Mario Balotelli: "Non è ancora un campione. Vale lo stesso discorso di Pato: il giorno che lo vedrò mettersi la squadra sulle spalle e trascinarla per 90 minuti allora lo sarà. Finora l’ha fatto a tratti. Io non lo conosco, ma ho l’impressione che se andasse alla Juve, dove c'è una squadra con le idee chiare, un allenatore tosto e un gruppo solido di italiani farebbe il salto di qualità. Comunque è sbagliato mettere tutto il peso sulle sue spalle. Non è il salvatore della patria". Insomma, la situazione non è rosea, anche perchè Silvio Berlusconi, a suo parere, si è defilato: "La situazione attuale fa capire che lui non è molto coinvolto. Il Berlusconi che ho conosciuto io - conclude Maldini - dava indicazioni diverse dal punto di vista sportivo".