Sardegna
Ippica: Sardegna, allarme per calendario corse 2013 (2)
(Adnkronos) - "E' un dato storico che non puo' passare inosservato. Fin quando non c'e' stata quella mobilitazione che ha unito gli ippodromi sardi - spiega Tocco -, gli operatori ippici e i rappresentati delle istituzioni la rivendicazione rimaneva quasi quasi come una questione privata degli operatori del comparto. Ora le cose sono cambiate e di fronte alla crisi del lavoro e dell'allevamento i sardi pretendono piu' rispetto e considerazione potendo contare su un congruo numero di giornate. Il contributo che i sardi danno all'ippica nazionale - prosegue Tocco -, per consapevolezza generale, e' assai notevole per cui alla Sardegna devono essere assegnate almeno 46 giornate. Sarebbe il primo risarcimento di uno Stato patrigno che ha consentito nel luogo dell'universita' del cavallo agli operatori di realizzarsi esclusivamente altrove per trovare lavoro". "Per far ragionare meglio la dirigenza dell'ex Unire ed ex Assi (Agenzia sciolta con legge 135 del 7 agosto scorso, ndr) ci vorrebbe una rivoluzione incoraggiata dalle istituzioni per richiamare nell'isola tutti i fantini e gli allenatori che operano nella penisola e in Europa. Chissa' - conclude Tocco - che di fronte ad una chiamata alle armi cosi' generalizzata che, chi ha il potere di redigere il calendario nazionale, la smetta di considerare la Sardegna come la cenerentola dell'ippica italiana".