Ciclismo, l'azzurro Rebellin
È ancora bufera doping nel ciclismo italiano: Davide Rebellin è risultato positivo all’antidoping nei nuovi test disposti dal Cio, il Comitato olimpico internazionale, per le Olimpiadi di Pechino 2008. Così, a quasi un anno di distanza dall’evento sportivo, il corridore azzurro e fresco vincitore della Freccia Vallone è nella lista in possesso dei medici assieme ad altri sei atleti. Rebellin aveva conquistato la medaglia d’argento a Pechino. La sostanza incriminata è il Cera, l’Epo di seconda generazione. Il Cio ha infatti condotto i nuovi esami su 948 campioni dei circa 4mila analizzati all’epoca dei Giochi, dall’8 al 24 agosto 2008. La scheda - Nato il 9 agosto 1971 a San Bonifacio (Verona), Rebellin è stato argento nella prova su strada ai Mondiali dilettanti 1991, l'anno successivo è passato professionista con la GB-MG. Ha vestito le maglie di Polti (1996 e 1998-99), Francaise des Jeux (1997), Liquigas (2000-01) e Gerolsteiner (2002-2008). Ha vinto 53 corse da professionista e il suo anno di grazia è stato il 2004, con lo storico tris di successi alla Liegi-Bastogne-Liegi, alla Freccia Vallone (vinta anche nel 2007 e nel 2009) e all'Amstel Gold Race. Nel suo palmares anche Classica di San Sebastian (1997), Campionato di Zurigo (1997), GP di Francoforte (2003), Tirreno-Adriatico (2001), Parigi-Nizza (2008) e la tappa del Monte Sirino al Giro d'Italia 1996 (sei giorni in maglia rosa). Attualmente è secondo nel ranking mondiale dell'Uci, nell'edizione resa nota ieri.