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Morta Diahann Carroll, con la sitcom 'Julia' del '68 cambiò la storia della tv Usa
Los Angeles, 5 ott. (AdnKronos) - È morta a 84 anni, nella sua casa di Los Angeles, dopo una lunga battaglia contro il cancro, la cantante e attrice statunitense Diahann Carroll, star del palcoscenico e del grande schermo che ha cambiato la storia della televisione, come prima donna afroamericana a infrangere gli stereotipi nella rivoluzionaria sitcom "Julia" del 1968. La sitcom era incentrata sulle vicende di Julia Baker, un'infermiera, vedova e madre single. Non fu la prima serie televisiva ad avere come protagonista un'attrice afroamericana (il primato spetta a Ethel Waters e Louise Beavers in Beulah, 1950-52), ma Diahann Carroll fu la prima chiamata a ricoprire un ruolo che non fosse stereotipato o servile. Diahann fu anche la prima attrice afroamericana a vincere il Tony Award per la migliore attrice protagonista. A dare la notizia della morta è stata la figlia, la giornalista Suzanne Kay, su "The Hollywood Reporter". Diahann Carroll era stata nominata all'Oscar per il film 'Claudine' del 1975 e aveva recitato anche in "Dynasty", "Grey's Anatomy" e "White Collar" ed aveva ricevuto numerose candidature agli Emmy. Nata nel Bronx il 17 luglio 1935, da bambina si trasferì con la famiglia ad Harlem. Frequentò la Fiorello H. LaGuardia High School, dove fu compagna di classe di Billy Dee Williams. Fin da piccola frequentò corsi di danza e canto e all'età di 15 anni lavorò come modella per la rivista Ebony, mettendosi in luce per l'alta statura e il fisico da indossatrice. Successivamente si laureò in sociologia alla New York University e fece il suo debutto artistico nel 1954. Nel 1968 la Carroll venne contattata per interpretare la protagonista della serie Tv Giulia. Il ruolo di Giulia le diede una grande popolarità e molte soddisfazioni: vinse infatti un Golden Globe su due nomination (1969-1970) e ottenne anche una nomination per un Emmy. La popolarità televisiva sembrò precocemente declinare, ma per l'attrice giunse nel 1974 la grande occasione per il cinema: fu infatti protagonista del film Claudine, con James Earl Jones, che le varrà sia la nomination all'Oscar alla miglior attrice, battuta poi da Ellen Burstyn (per Alice non abita più qui), sia la nomination al Golden Globe, battuta da Raquel Welch (per I tre moschettieri). Nonostante la mancata conquista di entrambi i premi, il film si rivelò un enorme successo di pubblico e di critica, e una grande soddisfazione professionale per l'attrice. Nel 1984 la Carroll consolidò ulteriormente la propria popolarità, interpretando il personaggio di Dominique nella soap opera Dynasty, ruolo che ricoprirà fino al 1987 e in alcuni episodi dello spin-off I Colby (1985-1986). Dal 1990 le venne attribuita una stella sulla Hollywood Walk of Fame, mentre nel 2003 le fu assegnato il TV Land Awards alla carriera. Tra il 2006 e il 2007 recitò nel telefilm Grey's Anatomy, guadagnandosi la sua quinta nomination all'Emmy. Nel 2009 entrò a far parte del cast della serie tv White Collar - Fascino criminale in cui interpretò June, una ricca vedova di Manhattan, ruolo per il quale nel 2012 ricevette la nomination agli Image Awards come miglior attrice non protagonista.