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Palermo: Guillaume Tell al Teatro Massimo per inaugurazione stagione 2018 (2)

(AdnKronos) - Proprio la patria è il secondo tema: a differenza di quanto avverrà nelle opere risorgimentali di Verdi, nel Guillaume Tell il concetto di patria non è legato alla politica, ma alla natura, presente in modo potentissimo nella partitura: è un concetto che nelle scene di Paolo Fantin viene rappresentato dal grande albero caduto (del peso di 3,5 tonnellate) che occupa il centro del palcoscenico e intorno al quale si svolge l’azione. Un albero con le radici esposte, circondato dalla terra, a simboleggiare la profondità del legame dell’Uomo con la Patria e il trauma che questo rapporto ha subìto. Alla fine dell’opera un nuovo albero sarà piantato, simbolo della rinascita e della fiducia nel futuro espressi dalla musica di Rossini. Il terzo tema si ricollega al primo: la rivolta di Tell infatti nasce dal desiderio di salvare dalla furia degli invasori austriaci Leuthold, che ha ucciso il soldato che voleva violentare la sua unica figlia (così come già nel dramma di Schiller, dove ad essere insidiata è la moglie di uno dei personaggi). Per la scena di ballo, un pezzo d’obbligo per l’Opéra di Parigi, Rossini prevede che i soldati austriaci costringano a danzare le donne del luogo, destando lo scontento degli svizzeri. Proprio in questo punto, quindi in perfetta rispondenza con quanto descritto dalla musica di Rossini, Michieletto inserisce una toccante scena in cui una donna viene invitata a bere da Gesler e dai suoi uomini e molestata. La violenza contro la patria viene dunque associata da Rossini alla violenza contro le donne: Hedwige privata del marito, Mathilde costretta a rinunciare ad Arnold, le donne svizzere separate dai mariti e fidanzati; una tematica che Michieletto riprende fedelmente dal libretto.