Veneto
Venezia: Baratta, ruolo 'diplomatico' dei festival si basa su fiducia (3)
(Adnkronos) - Per Francesco Rutelli, presidente dell'Associazione Priorità cultura e già ministro dei Beni culturali, l'interrogativo è se "il cinema potrà ancora essere una 'arma potente' nella scena internazionale del XXI secolo?". Posto che "si possa immaginare che il nuovo mondo della diplomazia culturale cinematografica sia a guida G-2: americana e cinese - questo è il pensiero di Rutelli- E' la Cina che anima la tendenza mondiale piu' importante e dirompente. Tra le poche migliaia di sale cinematografiche del 2008 alle circa 22mila di oggi, con la previsione che saranno 60mila prima del 2030 e già quest'anno si prevede un box office da 5 miliardi di dollari". Per questo "una delle priorità per i prossimi decenni ed è anche interesse dell'Europa e dei paesi democratici è nell'impostare nel tempo le prossime modalità di cooperazione con la Cina e nel regolare forme di ingaggio comune, pacifico e cooperativo di medio e lungo termine. La diplomazia culturale e cinematografica, dunque, non come arma conflittuale, ma strumento di approcci comuni tra le classi dirigenti e divisioni e culture aperte e radicate nelle popolazioni, nella consapevolezza che la viralità del web sarà ben rilevante del dirigismo statale".