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Tv: Scrosati, con 'Gomorra - La serie' fiction italiana al pari di quella Usa (2)

(Adnkronos) - "Il punto di vista del racconto non poteva che essere interno all'organizzazione criminale, il Sistema del narcotraffico sarebbe stato svelato dai suoi stessi affiliati, dai suoi stessi meccanismi di funzionamento", aggiunge il regista' Stefano Sollima, che ha gia' diretto la serie cult 'Romanzo Criminale' e che cura anche la supervisione artistica. "L'approccio etico al racconto, però -sottolinea Sollima- è stato estremamente rigoroso e deciso. Se i meccanismi di narrazione appassioneranno lo spettatore e lo inchioderanno, la verità sottostante gli consentirà di mantenere una visione non contaminata. Nessuno vedrà nei personaggi della serie altro da quello che sono. Nessuna identificazione e meno che mai emulazione. Semmai conoscenza e consapevolezza". Ma dietro la macchina da presa, oltre a Sollima, ci sono anche altri due registi: Francesca Comencini e Claudio Cupellini. "Abbiamo scelto di raccontare le tre diverse fasi del grande arco narrativo della serie -chiarisce Stefano Sollima- attraverso tre punti di vista diversi, quello del vecchio boss Pietro, negli episodi diretti da me, quello della moglie Imma che si trova a diventare reggente del clan, negli episodi diretti dalla Comenicini, e quello del figlio Genny che succedera' a Pietro alla guida del clan, negli episodi diretti da Cupellini". La scrittura è stata affidata a Stefano Bises (che ha curato anche il coordinamento editoriale), Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi e Giovanni Bianconi, a cui si sono aggiunti in fase di sceneggiatura Filippo Gravino e Maddalena Ravagli. Mentre Saviano, oltre a firmare l'idea del soggetto della serie e' stato consulente degli sceneggiatori, soprattutto per rendere il comportamento dei singoli affiliati al clan il piu' possibile vicino alla realta'. Il cast e' tutto composto da attori legati al territorio (e la lingua che i telespettatori ascolteranno e' il napoletano, tanto che Sky offrira' anche in Italia la sottotitolazione), con esordienti che si mischiano ad attori professionisti: Marco D'Amore, Fortunato Cerlino, Maria Pia Calzone, Salvatore Esposito, Marco Palvetti, Domenico Balsamo e tanti altri. Intanto, alla vigilia della messa in onda, lunedi' 5 maggio su Sky Cinema Cult Hd, saranno riproposti i cinque corti del Laboratorio Mina (creato dalle associazioni di Scampia che ogni giorno si oppongono al 'sistema' della camorra) su storie dure legate al territorio, realizzati da 25 ragazzi tra i 18 e i 26 anni (già andati in onda ed ora visibili sul sito di Sky). Saranno inoltre trasmessi due film su tematiche simili, "Là-Bas-Educazione criminale", esordio alla regia di Guido Lombardi, e "L'intervallo", di Leonardo Di Costanzo.