A DiMartedì
DiMartedì, Di Battista, scatta la rissa con Friedman, imbarazzo da Floris: "Che vergogna..."
A DiMartedì, il talk show politico di La7 condotto da Giovanni Floris si è parlato a lungo della delicata situazione in Ucraina e dell'attivismo in politica estera di Donald Trump. Alessandro Di Battista, ospite della trasmissione, ha ricordato ai telespettatori l'inadeguatezza dell'Unione europea nel cercare di arrivare a una pace tra Mosca e Kiev. Secondo l'ex grillino, Bruxelles invece di accodarsi a una risoluzione pacifica del conflitto starebbe pensando al più grande riarmo della storia.
"Negli ultimi giorni in Ucraina assistiamo a un fenomeno, che sono gli agguati contro i reclutatori - ha spiegato Di Battista -. Non ci sono i russi di mezzo ma sono gli stessi ucraini che hanno assassinato alcuni reclutatori perché non vogliono più andare al fronte. Quando Trump dice a Zelensky che la guerra è persa e che se non si sveglia potrebbe perdere l'Ucraina, purtroppo dice la verità. Purtroppo stiamo assistendo a un rovesciamento di una questione particolare. Fino all'altro ieri quelli buoni erano, alla Biden, coloro che premevano finché l'Ucraina andasse avanti, vincesse la guerra e sconfiggesse militarmente la Russia. Con tutti i rischi collegati. Oggi quelli cattivi stanno provando a far scoppiare la pace. E la roba per me più drammatica è constatare l'inadeguatezza, l’inconsistenza, il fallimento della politica europea che sta vivendo la peggiore crisi politica, demografica ed economica della storia. E al posto di sbrigarsi - ha concluso -, propone il più grande riarmo della storia".
Alan Friedman, invece, la pensa in maniera molto diversa. Secondo il giornalista, l'unica entità politica che può salvare Kiev e la democrazia è proprio l'Ue. "Ribadisco che soltanto l'Europa può salvarci - ha tuonato -. Dobbiamo tutti renderci conto che l'America non c'è più".