Ex premier velenoso
Piazzapulita, Romano Prodi infanga Meloni: le sue parole sono un caso
Nonostante Giorgia Meloni si impegni sul fronte internazionale da mesi per essere un punto di riferimento in Europa per gli Stati Uniti e fare da mediatrice sul fronte della guerra in Ucraina, c’è chi in Italia non perde occasione per attaccarla, come l’ex-premier Romano Prodi che, dallo studio di Piazzapulita, lamenta il silenzio della Meloni, dopo le parole di Donald Trump contro il presidente ucraino, Volodymyr Zelens'kyj, definito un “comico di modesto successo, che ha fatto spendere agli Stati Uniti 350 miliardi di dollari per una guerra che non poteva essere vinta, soprattutto senza l’aiuto americano. Un dittatore senza elezioni che, se non si dà una mossa, perderà un Paese”.
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Formigli chiede a Prodi perché la Meloni non ha risposto a quest’accusa, l’ex-presidente della Commissione europea non si stupisce: “Ma come può dire una parola? Quando adesso si sta alleando con colui che ha detto tutto il contrario di tutto ciò che lei ha detto fino a ieri? Ci vuole un po' di tempo, poi vedrà che s'adatta, ma non può farlo in un giorno solo. La Meloni sarà l'ultima a prendere una decisione, favorevole a Trump, perché è attratta da questo fascino, sono molto simili, ha le stesse radici culturali. Perderà un po' di tempo, perché ha bisogno che la gente si dimentichi delle parole dette da lei in precedenza, tutta questione di tempo e questo avverrà. Sarà aiutata da una cosa, dal fatto che, nel frattempo, l'Europa non agisce e lascia la testa della gente nuda di fronte allo strapotere di Trump. Agisce solo con la forza e non rispetta la legge e la giustizia”.
Prodi, infine, ha attaccato anche il leader del Movimento 5 Stelle: "Conte rovescia la storia, le sue sono parole incomprensibili, il problema non è che abbia vinto la Russia, utilizza il rincaro del gas per sostenere una tesi che non può essere sostenuta". Infine, un pensiero per le imminenti elezioni tedesche: “La Germania non sarà governata dai post nazisti, lo scontento è un fatto generale, ma non si esce dai problemi tornando indietro, si esce riorganizzando lo Stato".