Botta e risposta
L'aria che tira, scontro Appendino-Donzelli: "Meloni è un coniglio", "Decide lei cosa è giusto fare"
David Parenzo ha ancora una volta dedicato una puntata di L'aria che tira al caso di Almasri. Oggi, martedì 4 febbraio, il ministro degli Interni e quello della Giustizia sono andati a riferire della vicenda in parlamento. Ma le opposizioni chiedono a gran voce anche la presenza del presidente del Consiglio. E minacciano di bloccare l'Aula se non saranno accontentati.
"Giorgia Meloni decide lei cosa è giusto fare e quando è giusto parlare - ha spiegato Giovanni Donzelli intercettato da un'inviata di La7 -. Il governo è sempre stato disponibile ad andare a riferire in Parlamento: C'è stato a un certo punto un cortocircuito istituzionale creato dalla Procura che il giorno prima che Meloni riferisse in Parlamento ha iscritto nel registro degli indagati per la prima volta nella storia della nazione il presidente del Consiglio, il ministro degli interni, il ministro della Giustizia. I tempi li decidono il governo e non la Procura. Scopriamo che la sinistra - ha concluso - si fa dettare dalle procure la propria agenda parlamentare".
"Noi aspettiamo Meloni anche perché Donzelli ci ha dato una notizia - ha replicato Chiara Appendino ospite in studio -. Ci ha detto che l'avviso di garanzia non è più un problema. Possono venire a riferire i ministri in Aula. Venga Meloni. Ci hanno provato a raccontare ogni versione possibile immaginabile su questa storia. Ma le bugie hanno le gambe corte e siamo arrivati al dunque. Hanno ammesso su nostra pressione che era un problema di sicurezza nazionale. Giorgia Meloni anziché fare il coniglio, tra un po' le cresceranno le orecchie e la coda, venga in Aula e ci spieghi perché un criminale stupratore di bambini è tornato in patria - ha concluso - con un volo di stato pagato da noi".
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