DiMartedì
Elisabetta Piccolotti, fango contro Giorgia Meloni: "Una recita indegna"
"Oggi abbiamo assistito a una recita indegna della Meloni". Con queste parole, ospite di DiMartedì, Elisabetta Piccolotti commenta il caso Almasri. Proprio nella giornata di ieri il premier ha annunciato di essere indagata per favoreggiamento e peculato. Con lei, a essere iscritti nel registro degli indagati, Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano. Il tutto gira intorno alla gestione dell'arresto e poi del rilascio del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish. L'uomo, accusato dall'Aja di crimini di guerra, è stato riportato in Libia con aereo di Stato dei servizi.
Quanto basta a scatenare l'esponente di Sinistra italiana a cui non vanno giù le parole della leader di Fratelli d'Italia: "Ha tentato di spostare ancora una volta di spostare l'attenzione dai fatti per porla su un'invenzione, questo fantomatico avviso di garanzia che però non è un avviso di garanzia". "È un atto dovuto - spiega ancora Piccolotti nello studio di Giovanni Floris -. Il giudice ha ricevuto una denuncia e l'ha passata al tribunale dei ministri. La Meloni vuole impedire che si ponga la vera domanda, ossia perché Nordio ha consentito la scarcerazione di un criminale?".
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La sua teoria? "Che Meloni vuole che i cittadini rimangano privi della libertà su un caso che interessa tutti. È una cosa non decente". Eppure a riguardo il presidente del Consiglio ha sollevato sospetti sull'accaduto. In particolare sull'azione della Corte penale internazionale che "curiosamente", dopo "mesi di riflessione", ha emesso il mandato di cattura nei confronti del capo della polizia giudiziaria di Tripoli "proprio mentre stava per entrare in Italia" mentre "per 12 giorni aveva serenamente soggiornato in altri tre Stati europei".